
noir
Lorenzo de' Medici Press
25 - gennaio- 2024
Cartaceo
127

In una ricca e sonnolente città di provincia viene rilasciato per buona condotta, dopo vent’anni di detenzione, Vincenzo Sabelli, noto alle cronache per un leggendario e misterioso colpo nella principale banca dell’intera provincia. Fuori lo attendono una tuta da giardiniere comunale e i vecchi complici, rimasti impuniti e perfettamente reinseriti nella vita cittadina.
Riuscirà Vincenzo Sabelli, in arte il gentleman, a recuperare la sua parte di refurtiva e a realizzare l’ultimo colpo della sua vita? E il suo rivale, il commissario Tretti, dal quale era stato incastrato, riuscirà prima di andare in pensione a sgominare le due bande di slavi e di cinesi che si contendono il territorio?
Un noir esistenziale alla luce di un sole torrido, dove ogni personaggio è destinato a cambiare perché tutto è già irrimediabilmente cambiato.
“Un colpo da pochi milioni” di Luca Pallanch, edito Lorenzo de’ Medici Press, racconta la storia di Vincenzo Sabelli, uscito di prigione, dopo vent’anni, per buona condotta.
Vincenzo Sabelli ha scontato la sua pena, arrestato per aver derubato una banca, non ha mai fatto i nomi dei suoi complici. Spera tanto che i suoi amici gli abbiano lasciato la sua parte di bottino.
Fuori dal carcere lo aspettano un lavoro come giardiniere e un piccolo appartamento. Sa che deve rigare dritto perché il commissario Tretti, che lo ha arrestato ai tempi del furto, lo tiene sott’occhio.
Ma Vincenzo sogna di fare un ultimo colpo e poi scappare verso una meta esotica. L’idea di lavorare come giardiniere non lo entusiasma molto, finché non conosce il suo capo Gino, un ex detenuto, che ha costituito una cooperativa che si occupa del verde comunale.
“L’uomo lo accolse con una bella pacca sulle spalle”
Riesce a contattare i suoi complici. Vincenzo sa tutto ciò che hanno fatto mentre lui era dentro e gli sembra quasi che il tempo non sia passato. Invece, è cambiato tutto. Giulio, Michele e Alfredo hanno cambiato vita e si sono inseriti nella società. E la sua parte di bottino?
Questo lo scoprirete solo leggendo il libro.
Vincenzo non solo è guardato a vista dal commissario Tretti. Lo tiene d’occhio anche una banda di criminali dell’est. Sabelli viene gentilmente, come solo i criminali sanno fare, invitato a incontrare il capo della banda. L’uomo, Dragan, gli propone di fare un colpo con lui, anzi rifare la stessa rapina nella stessa banca.
“Facciamo il remake della tua rapina” – Un colpo da pochi milioni
Vincenzo non si fida. Dragan è crudele e senza scrupoli, così nella sua mente inizia a formarsi un piano per eliminare l’uomo dei Balcani e mettere a frutto le sue conoscenze da giardiniere.
Vincenzo Sabelli è un personaggio tipo Lupin. Ladro gentiluomo, carismatico e capace di progettare, in modi molto fantasiosi, i furti.
All’inizio del romanzo si percepisce la nostalgia del protagonista per gli anni trascorsi in carcere, dove la vita è più lenta. Notizie e novità arrivano, attutite dallo spessore delle mura, dalle grate alle finestre e anche dalla solitudine.
Vincenzo, però, è consapevole che la detenzione, durata vent’anni, gli ha permesso di leggere, studiare, pensare e curare il proprio corpo. È anche consapevole che l’idea di fare un ultimo colpo è dovuta soprattutto alla voglia di provare la scossa di adrenalina che gli procura il progettare un colpo milionario.
Intorno al protagonista ruotano vari personaggi, che sono tanto surreali da essere reali.
Un romanzo che, grazie a una scrittura scorrevole, ironia e momenti di riflessione, è piacevole da leggere.
Ringrazio la casa editrice Lorenzo de’ Medici Press per la copia cartacea.
Cosa vi incuriosisce di questo romanzo?