
Le dame del Faubourg #3
Romanzo storico
21 lettere
14 Luglio 2023
Cartaceo
749

In questo terzo volume della trilogia de " Le dame del Faubourg" .
Le "lame fini" non perderanno la loro abilità, ma la perpetueranno attraverso le risate, le lacrime, le gioie e gli amori, attraverso il tempo e la storia, dalle rivoluzioni del 1830 e 1848 fino al periodo tra le due guerre mondiali, sposando prima il lirismo della Belle Époque poi lo stile ornamentale dell'Art decò.
Ed eccoci di nuovo nel Faubourg di Saint-Antoine, trasportati nel quartiere degli artisti del legno grazie al terzo volume della trilogia scritta da Jean Diwo, “Il genio della Bastiglia”, edito da 21lettere.
Bertrand Valfroy, figlio di Ethis e Marie, parte anche lui, come quasi tutti gli artigiani del legno, per il tour dei compagnon, un viaggio per la Francia che permetteva ai giovani artigiani di fare esperienza presso le botteghe del legno.
Finito il tour, Bertrand inizia a lavorare con il padre Ethis e lo zio Emmanuel Camount, anche se il ragazzo ha velleità poetiche e ogni tanto scrive qualche poesia.
I tempi stanno cambiando, siamo quasi a metà del 1800, molti lavori vengono meccanizzati, anche la lavorazione del legno. Così, la famiglia Valfroy- Camount decide di comprare alcune macchine. La loro speranza è che, affidandosi alle nuove tecnologie, la famiglia possa raggiungere una stabilità economica che le permetterà di superare anche i momenti di crisi.
Le crisi non mancheranno. Nel 1838 e nel 1848 ci saranno delle guerre civili che provocheranno morti e carestie. La famiglia Valfroy-Camount, forte della loro unione e di essere anche bravi artigiani, riesce a sopravvivere.
Il tempo passa portando gioie e dolori, l’unica cosa che per loro non cambierà mai ,sarà la passione e l’amore per il legno.
“Le famiglie unite sono come grandi querce. Saldamente abbarbicate alla vita come se nulla potesse impedire ai loro rami più vecchi di far crescere all’infinito le proprie foglie verso la luce, sembrano immortali finché una tempesta non spacca le fronde più fragili come fossero vetro” – Il genio della Bastiglia
Jean Diwo non ci racconta solo la storia di questa grande famiglia che ha inizio nel 1400, ma, come negli altri due volumi, “Le dame del Faubourg” e “Il letto di acajou“, ci racconta la storia della Francia che si intreccia con l’evoluzione del mobile.
Nel “Il genio della Bastiglia” troviamo proprio un passaggio tra un mondo antico e un nuovo mondo, con tante scoperte tecnologiche e non solo. L’avvento della ferrovia, il telegrafo e l’esposizione universale che ha regalato la Torre Eiffel, diventata simbolo di Parigi.
Betrand, che ama scrivere poesie, ci farà conoscere Hugo e Dumas, per citare i più famosi della letteratura francese.
Nella trilogia troviamo una forte presenza femminile, per niente ai margini, nella vita sociale, culturale e politica. Dalle badesse di Saint-Antonie, il convento che dà il nome al quartiere, che fecero la fortuna degli artigiani del legno, commissionando loro i lavori di manutenzione del convento, e li protessero nei periodi più bui della Francia. Fino ad arrivare a Lousie, moglie di Bertrand.
Per apprezzare appieno la lettura del “Il genio della Bastiglia”, suggerisco di leggere anche i volumi precedenti; non solo perché in questo terzo volume ci sono riferimenti ai precendenti libri, ma anche per conoscere la nascita di questa famiglia.
Dal momento in cui ho letto l’ultima parola di questo romanzo, ho sentito subito la mancanza di tutti i protagonisti che mi hanno fatto conoscere un mondo come quello del mobile, che non pensavo essere così affascinante. Grazie a Jean Diwo e alla sua scrittura sobria e scorrevole, ho imparato a conoscere quanta passione ci sia dietro alla realizzazione di un mobile.
La casa editrice 21lettere ha tradotto e ristampato questa trilogia, che ha visto la luce per la prima volta nel 1984.
Vi invito a leggere i tre volumi non vi deluderanno.
Cosa vi spingerebbe a leggere questo libro?
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐
Si è interessante perché si intreccia la storia di questa famiglia con la storia della Francia ma anche è stato interessante leggere dell’evoluzione del mobile da semplici cassepanche fino ad arrivare all’art decò e da oggetto utile alla vita di tutti i giorni a oggetto di lusso.
Non conoscevo questa trilogia, sembra interessante