
Narrativa contemporanea
Rizzoli
18 gennaio 2022
cartaceo, ebook
252

Anna è come i suoi quadri: istinto, energia pura, eleganza e creatività; sempre il giro per il mondo per un vernissage o per piazzare un'opera. Ha una relazione con Marco, che dura da dodici anni, ma ormai è spenta, senza l'entusiasmo e la complicità dell'inizio.
Durante un'asta di beneficienza, su uno yacht di lusso a largo delle isole Eolie, Anna incontra Raffaelle, talentuoso trombettista jazz dall'aria sexy e stropicciata. Tra loro scoppia una chimica irrefrenabile, ma decidono di concedersi solo una notte: la più bella, in mezzo al buio del mare, per un amore che si rivela indicibile. Poi più niente.
Ma quella notte ha portato lo scompiglio nelle loro vite: non riescono a smettere di pensarsi. Si muovono alla ricerca l'una dell'altro in una città vorticante di persone: c'è Sandra, bloccata in una esistenza da cui non sa scappare; Rita con il suo segreto inconfessabile; Alberto, che grazie a Lucia si sta riaprendo all'amore; Marco, consapevole di perdere Anna ogni giorno che passa, e pure incapace di arginare la deriva.
Anna e Raffaello si rincorreranno per giorni, senza sapere come trovarsi, giocando col destino e col caos per vivere i sette giorni che cambieranno le loro vite.
“Siamo persone curiose noi, Raffi, siamo proprio come le falene, attratte dalla luce, dal bello dal nuovo e dal diverso. Non resteremo mai nel buio, ma dobbiamo stare attenti, se vai troppo vicino scotta e ti bruci o anche peggio” – “L’ultimo di sette” di Nina Zilli
Anna e Raffaello vivono la follia di una notte di passione senza quasi conoscersi. Hanno bisogno di lasciarsi alle spalle le loro vite incolori, ingolfate in relazioni ormai spente. Marco e Sandra sono i rispettivi partners, percepiscono la precarietà dei loro legami e vivono con terrore la possibilità di una separazione. Così si barcamenano tutti tra evasioni, errori e sensi di colpa. Questo fino a ché Anna e Raffaello non si ritrovano e, come se non bastasse, viene a galla un segreto destinato a travolgerli tutti.
“Oggi è l’ultimo giorno della mia vita per come la conoscevo. Sono pronta a farmi cadere una bomba atomica in testa e a ripartire da zero”
Anna è un’artista, dipinge quadri e organizza mostre in tutto il mondo. È stravagante, passionale ed impulsiva. È stanca di stare insieme a Marco, uomo dalla brillante carriera, con il quale ha ben poco in comune. Del resto, la sicurezza che lui ostenta è solo apparente: è pieno d’insicurezze, sempre alla ricerca di conferme e non disdegna l’uso di droghe per affrontare le difficoltà quotidiane.
Raffaello è un musicista jazz dall’aria vagamente bohemien. È affascinante e bizzarro, ma molto affine ad Anna. Entrambi estrosi artisti, pieni di ardore. L’attrazione reciproca è inevitabile. Pazienza se la povera Sandra, moglie di lui, lo attende trepidante, ignorando volutamente le sue disaffezioni. Si consola confidandosi con la madre Rita, saggia e lungimirante.
“L’ispirazione, il pianto e l’amore vanno oltre i quanti della scienza e portano lontano, a illuminare i cieli che ispirano i poeti” – L’ultimo dei sette
Il linguaggio narrativo è molto attuale, semplice e diretto. L’autrice si avvale spesso di parole molto in voga che, nonostante siano quasi d’uso comune, io continuo a considerarle volgari. Immagino che abbiano l’intento di rendere i dialoghi più realistici e credibili, in questo caso specifico.
I dialoghi sono una sorta di ‘botta e risposta’ e ciò rende la lettura più rapida, ma forse un po’ troppo frenetica. La narrazione si sviluppa attraverso i differenti punti di vista di tutti i protagonisti, descrivendo spesso le medesime situazioni visti attraverso occhi diversi.
Pur non essendo una scrittura particolarmente forbita, contiene qualche interessante riflessione sull’elaborazione del lutto, sull’ispirazione in campo artistico e sul destino. La trama è decisamente improbabile e piuttosto scontata, oltre a non rappresentare nulla di nuovo. Il colpo di scena finale è assolutamente irrealistico e forse anche superfluo.
“Non si può non innamorarsi di lei, bellezza a parte: è una delle forme di vita più interessanti che io abbia mai incontrato e ha un cuore sconfinato”
“L’ultimo di sette” è un libro molto scorrevole che si legge in poco tempo. Una trama moderna che esalta la passione e le forti emozioni, rispetto a quelle che sono la routine quotidiana e la staticità del rapporto consolidato. Appare chiaro da subito che il legame tra Anna e Marco ha basi traballanti ed è destinato a finire. Ho trovato, invece, più autentico e recuperabile quello tra Raffaello e Sandra. La parte relativa a quest’ultima coppia mi è sembrata piuttosto triste e ingiusta.
Non sono riuscita ad entrare in empatia con i due protagonisti. A dire il vero non li ho trovati neppure troppo simpatici, anzi; mi sono parsi superficiali ed infantili. Personalmente penso che un po’ tutta la storia sia superficiale, se pur con qualche spunto interessante.
E voi, avete mai provato antipatia per uno o più protagonisti di una qualche vostra lettura?