Bentornati! oggi vi proponiamo la terza tappa della lettura condivisa di
Continuate a leggerlo con noi
e a ipotizzare chi è per voi l’assassino…
Manca poco e l’arcano sarà svelato…
Intanto ecco a voi le nostre ipotesi settimanali…
Non perdetevi questa nuova tappa: per La Bottega dei Libri- direttamente dalla scena del crimine – nuove rivelazioni e indiscrezioni inedite sull’omicidio…
un’indizio?
Innanzitutto continuiamo a scoprire l’opinione della nostra Nadia C. sulla lettura…
Ci ritroviamo amici della bottega dei libri in questa giornata che dovrebbe essere di primavera, per parlarvi ancora una volta di “Uno di noi sta mentendo”, ringraziamo la Mondadori ancora una volta per l’iniziativa della lettura condivisa in occasione dell’uscita italiana del libro.
Ricapitoliamo quanto sappiamo finora:
Siamo in un college Americano, cinque studenti che forse si conoscono da sempre, finiscono in punizione, per aver violato (forse) una delle regole del professor Avery.
Gli studenti in questione sono:
- Bronwyn, che -chi ha seguito le tappe precedenti sa-per me è stata l’indiziata numero uno.
- Addy, che mi sembra nascondere qualcosa che mi sfugge…
- Nate un nerd fuori dagli schemi, ma che sapeva una cosa che poteva salvare Simon.
- Simon è la vittima della storia, ha commesso il “crimine” di creare un app, che tutti temono.
- Cooper, l’atleta, il ragazzo dei sogni , quello che fino alla scorsa volta aveva catturato la mia attenzione, prendendo il posto di Bronwyn.
Ebbene cari amici, continuando la lettura (questa tappa si fermava a pag. 179) ciò che emerge è come il mistero su chi ha ucciso Simon si fa più fitto che mai, in un susseguirsi di eventi che via via mettono a nudo le caratteristiche dei protagonisti e fanno vacillare le aspettative.
Ci sono comportamenti che continuano a far nascere nuovi sospetti, in fondo tutti hanno qualcosa che non deve essere svelata, perché li renderebbe troppo fragili e vulnerabili.
Ancora una volta penso che il colpevole sia Cooper, è lui quello che ha da perdere più di tutti dalle rivelazioni di Simon, rovinerebbero la sua reputazione, cosi come accadrebbe alla perfetta e ligia al dovere Bronwyn, che poi…cosi perfetta non è….
La nostra Nadia ha espresso la sua…
La Bottega dei Libri vi riserva sempre nuove sorprese, per questo vi proponiamo -come vi accennavamo a inizio post – nuove rivelazioni sull’assassino…
direttamente dalla scena del crimine…
Ecco per voi la testimonianza inedita di Craky, il corvo:
Finora mille avventure sono capitate ai giovani ragazzi di Bayview: bigiate, scazzottate, baci segreti rubati al tempo della gioventù, ma mai fino ad oggi mi sono trovato a raccontare i terribili fatti che ora vado a illustrativi.
Il giorno del 24 Settembre ero appollaiato sulla finestra del laboratorio del professor Avery, con un occhio inseguivo un verme e già pregustavo il mio pranzo quando un incidente mi ha spaventato.
Tutti i presenti si sono affacciati alla finestra, erano in sei in quell’aula e io li conoscevo tutti.
Saimon kelleher: inizialmente era un bravo ragazzo, ma poi ha inventato quella APP “Senti Questa” ed è a poco poco impazzito. Ha iniziato a desiderare la gloria, avrebbe venduto l’anima al diavolo per attirare le attenzioni su di lui, soffriva di manie di protagonismo e ultimamente era troppo affascinato da un fatto di cronaca in cui uno studente ha ucciso colleghi e professori prima di togliersi la vita. Sognava l’immortalità e avrebbe fatto di tutto per ottenerla, persino uccidersi.
Il professor Avery: odiava la tecnologia, passava il tempo a sequestrare cellulari a destra e a manca, ma di lui vi parlerò tra un po’.
Nate Macauley: un dolce e sensibile ragazzo. Maltrattato da tutti perché è un ribelle con tanto di moto e giubbotto di pelle. Il suo passato orrendo; con una madre cocainomane e un padre alcolista è un miracolo sia venuto su così bene. Ho visto fiorire un amore stupendo in questi boschi tra lui e Rojas Bronwyn e tifo ancora per loro.
Rojas Bronwyn: è la studente modello, la figlia di cui ogni genitore andrebbe fiero, eppure sulle sue spalle c’è il peso dei suoi antenati. Una famiglia perfetta che schiaccia e opprime questa giovane ragazza che farebbe qualunque cosa pur di piacere ai suoi genitori.
Cooper Clay: bello, affascinante, giocatore di baseball, nasconde un segreto importante; un segreto che lo metterebbe nei guai con suo padre. Una persona superficiale, arrogante; ha soprannominato il figlio Cooperstown come il museo del baseball, continua a mettere sotto pressione il giovane Cooper da quando è nato e a rovinargli l’esistenza in ogni modo.
Addy Prentiss: la mia dolce e sensibile Andy. Ha vissuto la sua esistenza come l’ombra di Jake, il suo fidanzato. Soffre di scarsa autostima, si considera l’eterna seconda. Sua madre ha due matrimoni alle spalle e frequenta un ragazzo di poco più grande di Addy. Ha sempre dato consigli sbagliati alla figlia che soffre inoltre per l’assenza di una forte figura paterna.
Ma cosa stavo dicendo?
A sì l’incidente che mi ha spaventato… poi Saimon ha bevuto un bicchiere d’acqua, beveva sempre il ragazzo e d’un tratto è morto, poi il mondo è impazzito, la ricerca del colpevole era iniziata.
Ora io in confidenza vi dirò chi per me è il colpevole. In primo luogo accuserei la tecnologia che ha concesso a Saimon un potere che gli è sfuggito di mano e lo ha lentamente corroso fino a farlo delirare e infine odiare dal mondo intero.
In secondo direi che i colpevoli sono i genitori dei ragazzi coinvolti; persone assenti, ottuse, piene di sé che non si sono accorte dei problemi dei loro figli. La loro mancanza si è manifestata in una colpa che ha portato a un grave delitto.
Ma se questi due sono i valori che hanno fornito l’arma in mano a cinque innocenti qualcuno di loro questa arma l’ha impugnata e usata, ma chi?
Per un po’ io ho creduto che il colpevole fosse il professor Avery. Si sa che nei migliori gialli il colpevole è il maggiordomo. Il Professore è il primo a lasciare il luogo del delitto, è l’unico senza alibi, lui ha ordinato a Saimon di bere dal bicchiere incriminato l’acqua dal rubinetto e tutti sappiamo che odiava la tecnologia ed era a conoscenza della APP di Saimon. Chi meglio di un professore poteva compiere un omicidio e farla franca?
Eppure anche qui qualcosa non torna.
Sono un vecchio corvo saggio sapete, non mi si frega a me. Chi è il colpevole, mi chiedete? Io ve l’ho già svelato, se leggete bene lo capirete. Ho inserito parecchi indizi nel mio racconto…
Davvero non lo capite? Vi do un altro aiuto, questa è una frase di Assassinio sull’Orient Express che mi citava la mia amata Rosy, ascoltatela con attenzione: “E ora, poiché ho prospettato la vera soluzione del problema, e cioè la prima, ho l’onore di ritirarmi. Il mio compito è terminato.”
La prima risposta a volte è anche la più vera.
Vi saluto cari amici, siate felici.
Wow! Che rivelazioni interessanti! e voi siete riusciti a capire chi è il colpevole?
Ringraziamo Craky il corvo e soprattutto la nostra Cristiana Meneghin, che ha creato per noi questo racconto breve, dando vita a questo simpatico e curioso personaggio, che – chissà – forse tornerà a trovarci?!
Per oggi è tutto, appuntamento alla prossima settimana per il gran finale !!!
