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“Dasempre & Persempre”: Madame Bovary sono io!
Una frase che si ci aspetta essere pronunciata da una donna che, da romantica sognatrice, si immedesimi nel personaggio-icona dell’incontentabilità che – diciamolo pure! – contraddistingue le donne, facilmente dedite ai capricci gioiosi della vita. E invece no! Lo slogan, il manifesto “Madame Bovary sono io” si deve ad un uomo, e in particolare al padre stesso del personaggio-icona, Emma. Una frase che, quindi, è andata al di là di ogni differenziazione di genere, così come di tempo e di spazio! Eppure credo che Gustave Flaubert, quando immaginò la sua Madame Bovary, non pensava affatto ad una trasposizione di se stesso nella protagonista. È stata la penna, unitamente ai…