-
“Dasempre & Persempre”: Leopardi, pessimista fino alla morte?
“E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce” L’inciso, tratto dal Vangelo di Giovanni, introduce quella che impropriamente è definita “l’ultima poesia” di Giacomo Leopardi, dal momento che chiude la raccolta I Canti. D’altronde, associare la citazione a Leopardi non stupisce affatto: lui è il poeta, simbolo ed emblema, del pessimismo letterario (e di vita). A scuola, le nostre insegnanti ci descrivevano il poeta storpio nel corpo e nell’anima, sofferente per quella vita in cui non riusciva ad elevarsi e a manifestare le proprie emozioni se non scrivendole. E noi, studiavamo a memoria le sua poesie, elencando, durante le interrogazioni, le diverse fasi della sua esistenza, scandite in pessimismo…