“Un giorno, sul treno” di K. C. Wells pubblicato il 7 ottobre 2022
Io sono etero. Quindi quando un ragazzo gay mi ha chiesto un appuntamento, perché mai gli ho detto di sì? E perché sono eccitato all’idea di rivederlo di nuovo?
Okay, ricominciamo da capo…
Per tutti i miei ventisei anni di vita ho sempre pensato di essere etero: sono uscito con donne, sono stato a letto con donne e sì, di tanto in tanto mi sono chiesto come sarebbe stato sperimentare con un ragazzo. Lo abbiamo fatto tutti, giusto? Almeno un paio di volte. Solo che non ho mai fatto altro che chiedermelo.
Eppure, dopo una conversazione con lui…
Non so ancora perché gli abbia risposto di sì. Non stava proprio flirtando con me, almeno non molto. Avevamo solo parlato e dopo mi aveva chiesto di uscire.
Okay, sarebbe stata una nuova esperienza. Potevo gestire il tutto. Ma se avesse voluto venire a letto con me?
Che dire? Sono nervoso. Sono confuso. E quella faccenda dell’essere etero?
Sì, ci sto ripensando. Alla grande.
E non vedo l’ora che sia sabato per rivederlo di nuovo.
AUTRICE de Un giorno sul treno
K.C. Wells vive su un’isola a sud della costa inglese, circondata da bellezze naturali. Scrive di uomini che amano altri uomini e non potrebbe immaginare una vita che non includa la scrittura.
Il tatuaggio con la rosa arcobaleno sulla sua schiena con le parole “Love is love” e “Love wins” è il suo modo di sventolare una bandiera.
Ha in programma di scrivere uomini innamorati, in modo dolce, sensuale o kinky, ancora per molto tempo.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.