
Romantic Suspance
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“La vita è impietosa, colpisce là dove meno dovrebbe accanirsi e nel farlo non si dà pena.”
La vita è impietosa, colpisce là dove meno dovrebbe accanirsi e nel farlo non si dà pena.
Questa è l’amara riflessione del giovane Adrien, quando un evento tragico getta nel baratro la sua famiglia. Ed è in quel frangente doloroso che il ragazzo fa una promessa a sé stesso: non sarà mai più vittima dei colpi bassi che la vita sferra a tradimento.
Quasi un ventennio dopo, l’incontro con Juliette, così differente sotto ogni punto di vista dal genere di donne alle quali Adrien è solito
accompagnarsi, risveglia l’uomo dal torpore e lo sconvolge nel profondo. Juliette è una tavolozza variopinta. Tutto, di lei, lo affascina.
La donna è un fulmine a ciel sereno nella cruda realtà dell’uomo, dove ogni cosa ha il suo tornaconto. Con lei, travolto da un
sentimento potente che non gli darà scampo, Adrien volgerà nell’uomo che mai pensava di poter diventare.
E quando la vita si prenderà gioco di lui, il suo primo pensiero sarà che quello scherzo del destino possa essere il contrappasso per una vecchia colpa mai espiata.
Valentine Bovary, alias una scribacchina pugliese sotto pseudo francese di anni trentaquattro. Come potete
ben immaginare, se il nome corrisponde a verità operando una mera sostituzione di vocale, il cognome è uno pseudonimo dalla prima all’ultima lettera. Perché Bovary? Perché ha adorato la Emma di Flaubert e il suo animo tormentato, il suo trambusto interiore, gli eccessi emotivi, l’irrequietezza sentimentale.