
narrativa
Les Flâneurs Edizioni
15 giugno 2020
cartaceo
172
a cura di Davide Grittani
«Volevamo provare a origliare gli umori e i rumori di un’altra Italia, del Paese che la politica del gregge e la fabbrica della mediocrità hanno trascurato fino a renderlo invisibile, un fantasma senza lenzuola»
La memoria di una vita riflessa nella scatola dei fiammiferi; la corsa dietro le rane come fossero fantasmi dell’infanzia; il tragitto dal paese alla città, nella speranza di trovarci avventure, imprese e magari l’amore; le braccia del vento che s’infilano nei vicoli di Livorno, schiaffeggiando chi credeva di essere al sicuro; i cunicoli di un acquedotto diventano vasi sanguigni, in cui scorrono millenni di acqua e menzogne; le religioni di una Firenze impossibile da riconoscere, lontana dagli smartphone e dalla felicità in saldo; la riesumazione di due cadaveri sull´Abetone, dove il freddo congela soprattutto le vergogne della guerra. C’è di tutto nel primo volume di Dispacci Italiani, un viaggio nell’umiltà prima ancora che un progetto editoriale.
Ma perché siamo partiti proprio dalla Toscana? Intanto perché i Toscani scrivono bene, bevono e fumano anche meglio. E poi perché dalla loro immagine sbiadita, da quel caratteraccio e da quella ossessione verso la vita, non traspare un aspetto indispensabile alla Scrittura: la capacità di mendicare la memoria, di supplicarla senza pudore.
Sergio Nelli (tra tutte le sue opere segnaliamo Orbite clandestine, Einaudi 2011), scrittore di straordinaria intensità, ritenuto un riferimento per stile, coraggio e credibilità letteraria; Emiliano Gucci (l’ultimo romanzo è Le anime gemelle, Feltrinelli 2020), le cui storie possiedono un’impronta così riconoscibile da essere diventato uno dei narratori più apprezzati soprattutto per l’originalità; Marco Vichi, scrittore tra i più letti del panorama letterario nazionale; Veronica Galletta (da poco in libreria con Le isole di Norman, Italo Svevo 2020), tra le voci femminili più singolari della nuova narrativa. Completano il volume Roberto Masi (saggista); Massimo Campigli e Ilaria Giannini (giornalista, esperta nella narrazione dei luoghi e dei “non luoghi” della Toscana).
Dispacci Italiani (Viaggi d’amore in un Paese di pazzi) è curata da Davide Grittani. (Foggia, 1970), Grittani è giornalista e scrittore. Dal 2006 al 2016 ha allestito in tutto il mondo la prima mostra della letteratura italiana tradotta all’estero denominata Written in Italy, esposta in 26 Paesi di 5 Continenti. Il suo ultimo romanzo, La rampicante (Liberaria, Bari 2018), è stato inserito nella lista dei migliori libri del 2018 dall’inserto la Lettura (Corriere della Sera), candidato al premio Strega, e si è aggiudicato i premi Nabokov Cattolica, Zingarelli, Etna Book, Giovane Holden.

Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.