Storia Contemporanea
Bompiani
4 settembre 2019
Cartaceo
464
“Uno spaccato della tramontata “civiltà sovietica”
“La civiltà sovietica… Mi affretto a registrarne le tracce. Volti conosciuti. Pongo loro delle domande, ma non sul socialismo, bensì sull’amore, la gelosia, l’infanzia, la vecchiaia. Sulla musica, i balli, le pettinature… Sui mille e mille dettagli di una vita che non c’è più.”
Svetlana Aleksievič è nata in Ucraina nel 1948 da padre bielorusso e madre ucraina. Giornalista e scrittrice, è nota soprattutto per essere stata cronista per i connazionali dei principali eventi dell’Unione Sovietica nella seconda metà del XX secolo.Fortemente critica nei confronti del regime dittatoriale in Bielorussia, è stata perseguitata dal presidente Aleksandr Lukašenko e la sua opera è stata bandita dal paese. Dopo dodici anni all’estero è tornata a Minsk. Per i suoi libri, tradotti in più di quaranta lingue, ha ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura nel 2015.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.