“Solitudini urbane” di M. Evelina Buffa Nazzari pubblicato il 13 novembre 2021 per Porto Seguro.
Giovedì 14 aprile alle ore 18.30 presso la Libreria Eli (Viale Somalia 50/A) di Roma si terrà la presentazione del romanzo “Solitudini urbane”, edito da Porto Seguro.
Un buco sul pavimento, per via di un problema al riscaldamento, unisce tutte le case di una strana palazzina. Un uomo divorziato, dalla finestra del suo seminterrato, guarda le gambe dei passanti e degli inquilini del condominio: gambe lunghe, corte, affusolate, grosse, gambe sole, che conducono un’esistenza misera e dolorosa.
Queste gambe sono un po’ le protagoniste occulte di diciannove tranches de vie legate da un filo sottile, legate da quel buco nero e spaventoso che sembra inghiottirli in un’unica storia. Sono le gambe di Leone, che dondolano dal soffitto dopo aver dato una spinta a una sedia; sono le gambe di una donna che parte per il Nepal invece di morire; sono le gambe lentigginose della ragazza che aspetta ancora la mamma; quelle della donna col culo grosso e della sua rivale… Diciannove paia di gambe: gambe che passeggiano per casa, si fermano, corrono da una parte all’altra, gambe che fuggono; gambe che disegnano ognuna la propria storia, unite dal fil rouge della desolante, certa, solitudine.
L’AUTRICE di Solitudini urbane
M. Evelina Buffa Nazzari dopo aver frequentato lo Studio Fersen, debutta nel ruolo di Rossana nel Cyrano de Bergerac per la regia di Maurizio Scaparro, più volte ripreso con grande successo, tra l’altro a Parigi (Palais de Chaillot) nel 1981.
Da allora, ha lavorato nel cinema, in televisione e soprattutto in numerosi teatri italiani.
Tra le sue ultime e più apprezzate interpretazioni: Torna fra nove mesi, da lei stessa scritto, atto unico per due personaggi femminili; Ventiquattr’ore della vita di una donna, adattamento teatrale dalla novella di Stefan Zweig.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.