“Sbagliando s’impari” di Accademia della Crusca pubblicato a Settembre 2024 per Mondadori
Esiste il plurale di “latte”? Che cosa vuol dire “onusto”? E “mullo”, invece? Da quale lingua straniera deriva “babbuino”? È più corretto scrivere “tutt’ora” o “tuttora” oppure vanno bene entrambe le forme? Si dice “àmaca” o “amàca”? Se non sapete rispondere a queste domande non disperate, è normale. Se, invece, non avete dubbi, non preoccupatevi perché l’Accademia della Crusca ha pensato e formulato altre centinaia di esercizi che troverete in queste pagine e su cui potrete testare la vostra effettiva conoscenza della lingua italiana. Esercizi di grafia e di pronuncia, domande di etimologia, quiz sulla punteggiatura e sulla subordinazione, su modi di dire e neologismi… Ma “Sbagliando s’impari” non è semplicemente un eserciziario, è un manuale pratico per correggere e migliorare il proprio italiano.
AUTORE
Fondata a Firenze tra il 1582 e il 1583, l’Accademia della Crusca è, in Italia e nel mondo, uno dei principali punti di riferimento per le ricerche sulla lingua italiana. L’opera principale dell’Accademia, il Vocabolario (1612; ampliato e ripubblicato più volte fino al 1923), pur sottoposta ad attacchi per i limiti che poneva all’uso linguistico vivo, ha dato un contributo decisivo all’identificazione e alla diffusione della lingua italiana. Ancora oggi, l’Accademia, attraverso i suoi centri specializzati, sostiene l’attività scientifica e la formazione di nuovi ricercatori nel campo della linguistica e della filologia italiana e diffonde la conoscenza storica della nostra lingua e la consapevolezza critica della sua evoluzione attuale. Nel 2022, per Mondadori, ha pubblicato il libro Giusto, sbagliato, dipende.
Titolo: Sbagliando s’impari
Autore: Accademia della Crusca
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 344
Data di uscita: Settembre 2024
Genere: Saggio
Formato: Cartaceo
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.