“Parola di ribelle” di Claudia Nasca per Porto Seguro Editore.
È la storia dell’autrice Claudia Nasca che, attraverso un racconto che parte dall’infanzia e arriva fino a oggi, ci porta nel suo mondo e soprattutto nella sua interiorità, dominata da tante sfaccettature e riflessioni, tra cui il rapporto con gli altri, l’accettazione di sé, il mondo del lavoro, i social e il tempo.
L’autrice ha dovuto affrontare fin da bambina la “bolla”, come la chiama lei, l’alopecia areata, ma non solo. Le “bolle” di cui parla possono essere molteplici, e tutti noi possiamo esserne inglobati senza nemmeno rendercene conto. Claudia, in questo caso, ci offre molti spunti di riflessione per raggiungere la pienezza della propria vita, grazie alla condivisione e al rispetto reciproco.
AUTRICE
Claudia Nasca nasce a Firenze nel 1991 da madre proveniente dalle zone del Chianti e padre originario di Agrigento. La sua vita, a partire da quando aveva otto anni, cammina di pari passo con l’alopecia areata e con tutti i risvolti psicologici e di salute che questa disfunzione porta assieme a sé. Dal 2018 diventa referente per la regione Toscana di Associazione no profit Alopecia & Friends by Claudia Cassia per la quale scrive e pubblica un racconto breve per bambini: Tutti per uno.
Alcune notizie sulla Casa Editrice
Porto Seguro nasce nel 2012 con la pubblicazione del suo primo libro, Maledetta Primavera, divenuto caso nazionale con la vendita di oltre 200.000 copie. Casa editrice prismatica, si distingue nel panorama nazionale per la sua propensione a pubblicare libri di ogni genere, con particolare attenzione alla promozione di autori esordienti. Porto Seguro risulta la realtà editoriale più prolifica in Italia. Pur essendo un’attività giovanissima, grazie a innovative capacità di relazionarsi con gli autori è riuscita a rivoluzionare desuete tecniche di promozione.
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Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.