Romanzo
Ioscrittore
16 dicembre 2021
Cartaceo, Ebook
224
NANNINA di STEFANIA SPANO’
In libreria dal 16 dicembre per Ioscrittore
Trama di: Nannina
Una città è fatta di strade e di case, di mura e di polvere, di incroci e sacrifici. Di storie. Una vita è fatta di nascite e di perdite, di passi e di sangue, di incroci e sacrifici. Di storie. Quante vite si impastano in una città e quanto una città si misura dalla vita che la percorre? Se una risposta c’è, la si può trovare solo in un racconto. Nannina questo fa: racconta. Perché questo è: una Cuntastroppole. Nelle parole che è capace di regalare alla gente di Secondigliano, vivide e ammalianti, nelle immagini che è capace di suscitare, ruvide e penetranti, un piccolo popolo si ritrova e si comprende, un piccolo mondo non si perde. E non importa che l’impasto sia esagerato o la trama sia intrisa di follia; le stroppole di Nannina offrono un centro a un mondo lasciato in periferia. Nelle sue storie scalene il racconto di cinquant’anni di una città che cresce scomposta; nelle pause della sua esistenza, le ombre di un luogo dimenticato e ferito, dove il sangue sparso si fa silenzio. Ma sangue non significa solo male e nelle vene di Stephanie, la nipote di Nannina con il nome di una principessa di carta, scorre potente la stessa necessità di trovare le parole per spiegare, per curare, per capire; per affrontare una realtà cruda e insensata.
L’AUTRICE
Stefania Spanò è cantastorie, interprete Lis e insegnante di italiano e storia nella scuola secondaria di primo grado.
Come cuntastroppole porta in giro i cunti della tradizione di famiglia e quelli scritti di suo pugno. Nel 2021 ha pubblicato Avventure filofavolose, ovvero il viaggio di Giuditta dalla testa ai piedi, un albo illustrato di favole di filosofia (edito da Fabbrica dei Segni). Questo è il suo primo romanzo.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.