Per la collana Vite inattese di 66thand2nd, una nuova edizione aggiornata di “Messi” di Fabrizio Gabrielli.
L’Argentina vince ancora! Dopo i Mondiali 2022, la nazionale albiceleste alza ancora una coppa, la Copa America, vinta ieri sera ai supplementari della finale contro la Colombia.
È il 45° trofeo per Messi, che diventa così il giocatore più vincente della storia. Eppure. Eppure ieri sera Messi si è dovuto fermare: un infortunio alla caviglia, gonfia e dolorante, l’ha costretto a chiedere il cambio e a seguire la seconda parte della partita dalla panchina, tra le lacrime. Lacrime di dolore e frustrazione che hanno commosso i suoi tifosi.
«Nelle lacrime di Messi infortunato, in ogni volta che si tocca la coscia, che cade a terra, che sulla faccia gli si dipinge una smorfia di dolore, e poi nei suoi sorrisi ragazzini quando alza la Copa, c’è la sua fallibilità che prende forma, la sua battaglia contro il tempo che assume i contorni sfilacciati dei sogni nel momento in cui ci stiamo svegliando», scrive così Fabrizio Gabrielli, autore di Messi (2022).
Tutti sanno chi è Lionel Messi: è il calciatore che ha vinto più volte nella storia il Pallone d’Oro. All’interno della squadra più identitaria d’Europa e del calcio moderno, il Barcellona, è cresciuto fino a diventare il protagonista principe di un’epoca irripetibile. Ha frantumato record su record, ha collezionato trionfi, ma anche grandi delusioni, soprattutto con la Nazionale. Non sempre è stato felice.
Nessuno sa davvero chi è Lionel Messi. Ha sempre giocato a calcio, è spesso stato il calcio. Ossessionato dalla vittoria, dal costante miglioramento, eppure imbrigliato in un’eterna – e interminabile – ricerca della sua identità.
«Messi è Maradona tutti i giorni» è stato detto con un’espressione memorabile, e potremmo aggiungere: «Messi porta il peso di dover essere Maradona tutti i giorni». E il peso più grande è stato naturalmente il confronto con Diego al Mondiale 1986. In questa avvincente biografia Fabrizio Gabrielli racconta ascese, cadute e risalite di un calciatore che è riuscito a fagocitare la storia e la mistica di un club come il Barcellona, diventando lui stesso il club.
E quando l’amore – che sembrava non poter finire mai – è finito, Messi ha saputo chiudere un’èra e aprirne una nuova, abbracciando lo sfarzo del Psg, lasciandosi per sempre alle spalle la retorica posticcia della «pulce», dell’eterno bambino gioioso. Passati i trentacinque anni, in Qatar, al suo quinto Mondiale, all’ultima occasione, ha infine conquistato l’unico titolo che ancora gli mancava, quello che lo ossessionava e che desiderava di più, con la maglia albiceleste della sua Argentina.
Chi è l’autore di Messi
Fabrizio Gabrielli è una firma storica dell’«Ultimo Uomo». Ha scritto per le riviste «Esquire», «L’Espresso», «Footballista», «Undici» occupandosi prevalentemente di calcio e Sudamerica. E ha contribuito ai volumi dell’«Ultimo Uomo», La caduta dei campioni (Einaudi, 2020) e Rivali (Einaudi, 2022). Ha pubblicato Sforbiciate (Piano B, 2012) e Cristiano Ronaldo. Storia intima di un mito globale (66thand2nd, 2019, vincitore del premio Invictus – Guerin Sportivo).
Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!