“MEN – Due uomini” di Stefano Labbia pubblicato l’11 gennaio 2023
Due uomini. Una casa. Un omicidio appena consumatosi. Una ragazza che aleggia come uno spirito tra di loro. Alice come una sorta di grillo parlante che comunica con noi e ci / si domanda: com’è possibile di tanta violenza, di tanta follia quotidiana? Ma la verità sul caso di omicidio in scena, sarà consumata lentamente. Al pari della presa di coscienza del pubblico sulla follia criminale di questi anni 2000.
Terzo spettacolo teatrale scritto dal Labbia, figlio degli anni convulsi e feroci in cui è stato firmato.
Brutalità, incoscienza, menzogne ed un incredibile e malato egoismo. C’è speranza di cambiare le cose?
Note dell’autore
Non si tratta di giudicare. Un autore che si rispetti non può farlo. Può semmai esprimere il suo punto di vista su ciò che lo circonda. Ecco in questo caso
punto di vista su ciò che lo circonda. Ecco in questo caso “Men – Due uomini” ci trascina dritti giù all’inferno: tra “fuoco e fiamme” come dice la protagonista femminile di questo spettacolo. Mi interessava indagare e sondare l’animo umano: cosa pensa chi uccide, chi toglie la vita ad un’altra persona? Com’è possibile che ciò accada con così tanta facilità, quotidianamente quasi, nel nostro paese e nel mondo intero? E cosa pensa l’opinione pubblica al riguardo, cosa ne pensiamo noi, vittime e potenziali tali, che quest’ondata di violenza la subiamo, chi più chi meno, sulla propria pelle? Senza svelare il finale che secondo me avrà un impatto importante – almeno è ciò che spero – sulle vostre vite, vi dico che l’emergenza c’è sempre stata. In sostanza…non siamo diventati ciechi. Lo siamo sempre stati. L’unico modo per fermare quest’ondata pericolosa di violenza però è la certezza della pena per chi compie queste atrocità. Siamo vicini. Molto vicini ad ottenerla. Manca poco. Veramente poco.
AUTORE
Stefano Labbia
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.