
Studi culturali e sociali
Il Mulino
9 maggio 2019
cartaceo e kindle
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“Jamais plus de maitres” si leggeva su un murale alla Sorbona, nel maggio 1968. Era un motto antiautoritario ed egualitario che andava largamente oltre il suo scopo perché l’appiattimento regna non dove c’è libertà, ma dove c’è conformismo.”
MAI PIU’ SENZA MAESTRI – GUSTAVO ZAGREBELSKY
“Mai più maestri!” si leggeva nel ’68 sui muri di Parigi; un motto antiautoritario ed egualitario che riassumeva il sogno di una società più libera. E oggi, esistono ancora i maestri? Nella nostra democrazia, che appiattisce l’alto sul basso, sembra esserci posto solo per influencer, comunicatori e tutor che rassicurano e consolano, e non per guide dello spirito capaci di risvegliare le coscienze. Ma senza maestri si è condannati al pensiero unico e all’omologazione. Senza di loro chi susciterà l’inquietudine del dubbio, chi ci indicherà “l’altrimenti”, chi smuoverà energie vitali e liberatorie verso il nuovo? Figure anacronistiche allora, ma necessarie ovunque rinascano una domanda di senso e una esigenza di ethos.
Gustavo Zagrebelsky nasce a San Germano Chisone (Torino) il giorno 1 giugno 1943.
Socio Costituzionalista dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti (A.I.C.), già professore ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli studi di Torino, è stato nominato giudice costituzionale dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro il 9 settembre 1995, prestando giuramento il 13 settembre 1995. Il 28 gennaio 2004 è stato eletto Presidente della Corte Costituzionale, carica che ha ricoperto fino allo scadere del suo mandato il 13 settembre 2004. Illustre opinionista di attualità e politica, ha scritto per alcuni dei più importanti quotidiani italiani (tra questi La Stampa e la Repubblica) ed è autore di numerosi saggi; dopo La legge e la sua giustizia (2008), Intorno alla legge (2009) e Scambiarsi la veste (2010), tra gli altri ha pubblicato Simboli al potere (2012), Fondata sul lavoro (2013), La maschera democratica dell’oligarchia (con L. Canfora, 2014), entrambi nel 2015, Liberi servi e Moscacieca, Senza adulti, Interpretare (con M. Brunello), entrambi nel 2016 Loro diranno, noi diciamo: Vademecum sulle riforme istituzionali (con F. Pallante) e La tua giustizia non è la mia. Dialogo tra due magistrati in perenne disaccordo (con P. Davigo), Il legno storto della giustizia (con G. Colombo, 2017), Diritto allo specchio (2018) e Mai più senza maestri (2019).

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.