“L’isola Te Ashi” di Luigi Rinaldi pubblicato ad Aprile 2024 per Delos Digital
Un’isola misteriosa e maledetta. Un gruppo di ragazzini che stringe un patto per conquistarla.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, la fama oscura di una piccola isola maledetta antistante il porto – l’isola Te Ashi – turba la vita tranquilla di un villaggio di pescatori.
Durante un gioco di esplorazione, sulla sommità di una collina a strapiombo sul mare, quattro ragazzi fanno una scoperta eccezionale. Shirō, il leader del gruppo, si propone di usare gli oggetti trovati per sfatare una volta per tutte il mistero dell’isola Te Ashi e liberare così il villaggio dal terrore che la circonda. Ma sull’isola c’è qualcosa che, forse, non fa davvero parte del regno degli umani, qualcosa di oscuro e tremendo e che reagisce con forza agli intenti dei ragazzi.
La vicenda si sviluppa, così, nel tempo e la resa dei conti – forse – avverrà solo ai nostri giorni.
Il racconto lungo è ispirato alla celebre leggenda di Momotarō, il ragazzo della pesca.
AUTORE
Luigi Rinaldi è nato a Roma nel 1967. Laureato in Chimica, attualmente vive e lavora in provincia di Roma come insegnante e libero professionista nel settore dei rifiuti industriali. Scrive da diversi anni e ha raccolto diversi riconoscimenti. Tra i più rilevanti: si è classificato finalista al Premio Galassia – Città di Piacenza nel 2006; si è classificato al terzo posto nel Premio Alien 2006; ha vinto il Premio Robot nel 2010 con il racconto Hidden, finalista anche al Premio Italia; è arrivato finalista al Premio Urania Mondadori (2011) e al Premio Odissea (2014) col romanzo Hakkakei; è stato plurifinalista al Premio RiLL e ha pubblicato l’antologia Oscuro Prossimo Venturo (Wild Boar, 2018).
Titolo: L’isola Te Ashi
Autore: Luigi Rinaldi
Casa Editrice: Delos Digital
Pagine: 99
Data di uscita: Aprile 2024
Genere: Racconti
Formato: Ebook
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.