
Storia e critica letteraria
Marsilio
30 agosto 2018
Ebook e cartaceo
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Come e perché certi libri che ci hanno fatto crescere, in effetti, li abbiamo mangiati più che letti, e soprattutto come e perché creare ogni giorno il mondo che ci circonda è un gesto politico.
Passando per l’isola mitica di Avalon e ammettendo finalmente le donne alla tavola rotonda di re Artù, Michela Murgia racconta il suo apprendistato intellettuale dall’infanzia in Sardegna alla vita di oggi.
«Salii sulla nave con in borsa quel librone da viaggio con avventure cavalleresche un tanto al chilo senza immaginare che si trattava di uno degli atti di militanza più forti che mi sarebbe capitato di vedere nella vita, ma l’ho compreso prima ancora di arrivare alla pagina 10, quando era già evidente che quella che fino a quel momento avevo considerato come “la storia di Artù” o al massimo quella “dei cavalieri della tavola rotonda” era in realtà la storia di Morgana, di Igraine, di Morgause, di Viviana e di Ginevra».Michela Murgia
Quanto somiglia Cabras, Sardegna, paese natale di Michela Murgia, ad Avalon, Britannia, luogo mitico legato a Re Artù? Come Morgana, Igraine e Viviana, le “Signore del Lago”, hanno il potere di sollevare le nebbie con le loro parole, influenzare e curare le vite dei cavalieri della Tavola Rotonda, così Michela Murgia, nata in mezzo alle acque di Cabras, ha il potere di sollevare le nebbie intorno alle storie e alle idee che stanno alla base dei suoi romanzi e dei suoi saggi: la versione delle donne, la versione degli uomini, la versione di Dio. In un viaggio che comincia in mezzo al mare e in mezzo al mare ritorna, Michela Murgia, una delle maggiori scrittrici italiane, racconta come e perché è diventata femminista, come e perché ha cominciato a temere le gerarchie religiose, come e perché non ha mai smesso di giocare di ruolo nel mondo magico di Lot, come e perché certi libri che ci hanno fatto crescere, in effetti, li abbiamo mangiati più che letti, e soprattutto come e perché creare ogni giorno il mondo che ci circonda è un gesto politico.
AUTORE
Michela Murgia
Michela Murgia è nata a Cabras nel 1972 e vive a Roma. Scrittrice e saggista, nel 2006 ha pubblicato con Isbn Edizioni Il mondo deve sapere, il diario tragicomico di un mese di lavoro che ha ispirato il film di Paolo Virzì Tutta la vita davanti. Per Einaudi ha pubblicato, fra le altre cose, il romanzo Accabadora, vincitore del Premio Campiello 2010, e Ave Mary nel 2011. Conduttrice di programmi televisivi e radiofonici, intellettuale militante, collabora con L’Espresso. Il suo ultimo romanzo è Chirú (2015), il suo ultimo saggio è Futuro interiore (2016), entrambi pubblicati da Einaudi.
Cullata dalle pagine di un buon libro come dalle onde del mio amato Ionio, trascorro la maggior parte del mio tempo libero a creare nuovi mondi con le parole. Spesso la realtà può esser una prigione e l’arte una possibile via di fuga. La mia curiosità è senza fondo e mi ubriaco con nuovi stimoli, storie, emozioni, luoghi. Se non vi rispondo subito è perché sto sognando tra le nuvole un mondo migliore!