“Lezioni di lusso e immor(t)alità”, Golem Edizioni, è un brillante saggio dello scrittore Torinese, Massimo Tallone.
Si tratta di un titolo provocatorio. Il primo termine, ‘lezioni’, suona scherzosamente didattico, ma il complemento che segue è paradossale: da un lato c’è il lusso, come fosse una materia di scuola, e dall’altro l’immortalità (scatto ambizioso e quindi provocatorio, con cui si allude all’idea di completezza di sé), con quella ‘t’ tra parentesi che scassa la parola piegandola a una più cruda ‘immoralità’.
Il libro affronta il tema del lusso cercando di offrire di questa parola una versione meno prevedibile, nella quale trovi spazio un aumento della propria libertà, su vasta scala.
“Lezioni di lusso e di immor(t)alità” è il manuale che mancava, nel panorama dei saggi di prima necessità. Massimo Tallone insegna ad accedere al lusso senza passare per le Ferrari o per i rubinetti d’oro, ma cercando la libertà ‘esagerata’ che si ottiene divertendosi con l’incoerenza o godendo dell’inutile, scoprendo il valore della solitudine o imparando a ignorare il giudizio altrui, aprendosi all’immaginazione o staccandosi da ciò che annoia.
Un saggio veloce, fatto di frammenti che si trasformano, pagina dopo pagina, in istruzioni per l’uso della felicità. Storie da leggere tutte insieme, d’un fiato, o poco per volta, una per una.
L’autore
Massimo Tallone è uno scrittore e saggista torinese. Con Golem Edizioni ha pubblicato “A bottega dal maestro di cazzeggio” (2015), “Le vite anteriori” (2016) e “Parole, non fatti” (2020). Ha pubblicato inoltre con UTET, Fratelli Frilli Editori, Edizioni e/o, Edizioni del Capricorno, Buendia Books. Dal 2011 collabora con il quotidiano La Repubblica, per il quale scrive articoli e racconti seriali. È socio fondatore di Torinoir e direttore artistico della scuola di comunicazione e scrittura Facciamo La Lingua.
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.