‘L’estate di Garlasco’ racconta il tortuoso ma instancabile cammino alla ricerca di risposte e di giustizia.
Il 13 agosto 2007, all’ora di pranzo, la quiete di Garlasco, un piccolo paese in provincia di Pavia, viene improvvisamente sconvolta: nella villetta in cui viveva con la sua famiglia i carabinieri trovano il corpo senza vita di Chiara Poggi, immerso in una pozza di sangue. Ad avvertirli, recandosi in caserma dopo una strana telefonata al 118, è il fidanzato della ragazza, Alberto Stasi: un giovane biondo, dagli occhi di ghiaccio e dall’aria insopportabilmente perfetta. Inizia così un giallo destinato a catalizzare per anni l’attenzione, a volte morbosa, di quotidiani, talk show e trasmissioni televisive: chi ha ucciso Chiara? Come? A che ora? E perché?
Nei panni di Francesco Attolico, funzionario della cancelleria di Milano, l’autore segue passo passo il lungo e complesso lavoro degli investigatori: i rilievi sulla scena del crimine, la raccolta degli indizi e delle testimonianze, l’euforia per la scoperta di una prova inoppugnabile, la delusione e la rabbia per gli errori commessi, le tante ipotesi avanzate e poi scartate. Fino a individuare l’unica soluzione veramente credibile, che sia Alberto l’autore del delitto.
Per gli inquirenti sono i numeri a contare: quanti minuti, quanti colpi, quante pedalate, quante impronte, quanti passi, quanti silenzi, quante gocce di sangue. Caringella, invece, accosta alla nitida ricostruzione dei fatti, basata su verbali di interrogatori e perizie ufficiali, quello che gli sta più a cuore, l’indagine dei sentimenti dei protagonisti di questa drammatica storia. Alberto, lo studente modello che progettava un futuro insieme a Chiara e che ora, sotto i riflettori dei media, si è trasformato in un «mostro» il cui sguardo enigmatico alimenta la polemica fra innocentisti e colpevolisti; le famiglie dei due ragazzi, straziate l’una dall’irreparabile perdita della figlia e l’altra dalla convinzione che il figlio sia ingiustamente accusato. Inoltre, da magistrato qual è, Caringella non rinuncia a immedesimarsi anche negli avvocati delle due parti e nei giudici, intuendone lo stato d’animo e le vibrazioni interiori nel corso dello svolgersi di una vicenda infinita, che rende il confine tra verità e menzogna sempre più impalpabile e il rovello del dubbio sempre più insopportabile.
È così che, in un susseguirsi di pagine dense di emozioni, L’estate di Garlasco racconta il tortuoso ma instancabile cammino alla ricerca di risposte e di giustizia. E cerca di fare luce su un omicidio tanto efferato quanto inspiegabile, che ha strappato per sempre una ragazza «semplice e dagli occhi puliti» al suo futuro.
Francesco Caringella, già commissario di polizia e magistrato penale a Milano durante «Mani pulite», attualmente è presidente di Sezione del Consiglio di Stato. Inoltre, è presidente della Commissione di garanzia presso l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e giudice del Collegio di garanzia per lo sport presso il Coni. Autore di numerose opere giuridiche, ha pubblicato anche tre libri di narrativa: Il colore del vetro (2012), Non sono un assassino (2014; vincitore del Premio Roma per la narrativa) e Dieci minuti per uccidere (2014). Da Mondadori ha pubblicato i saggi Dieci lezioni sulla giustizia (2017), La corruzione spuzza (2017), scritto a quattro mani con Raffaele Cantone, e l’affilato legal thriller procedurale Oltre ogni ragionevole dubbio (2019).
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.