“Le case dai tetti rossi” di Alessandro Moscé pubblicato nel 2022 per Fandango
In occasione della vendita della casa di nonna Altera e nonno Ernesto, Alessandro torna ai tetti rossi, ovvero la grande struttura dell’ex ospedale psichiatrico di Ancona, complesso di palazzine nel verde inaugurato a inizi Novecento e riconvertito dopo la Legge Basaglia del 1978.
Il distacco dalla casa dell’infanzia diventa per lui la soglia di un viaggio nel tempo, nei ricordi di quando ragazzino gironzolava intorno ai cancelli per vedere i matti, gli internati, di quando Ancona e le Marche tutte confinavano tra quelle mura chi non aveva retto alla Seconda guerra mondiale: le ex prostitute, gli ossessivi, i paranoici e semplici sbandati infliggendo loro privazioni e pene corporali.
A dare una svolta alla gestione dell’ospedale, sulla falsariga di Basaglia, Alessandro ricorda fu il dottor Lazzari, assistito da medici, da suor Germana e dal giardiniere Arduino, re dei fiori e delle piante medicinali.
Oggetto del loro tentativo di un ospedale più umano l’uomo-giraffa, il pirata, Franca che sogna i nazisti, Adele che non ricorda nulla se non Mussolini, Giordano che quando non colleziona bottoni pensa solo al Napoli calcio.
AUTORE
Alessandro Moscè è nato ad Ancona nel 1969 e vive a Fabriano. Si occupa di letteratura italiana. È presente in varie antologie e riviste italiane e straniere. I suoi libri di poesia sono tradotti in Francia, Spagna, Romania, Venezuela, Stati Uniti, Argentina e Messico. Ha pubblicato saggi, curato antologie poetiche e romanzi. Si occupa di critica letteraria su vari giornali. Ha ideato il periodico di arte e letteratura Prospettiva e dirige il Premio Nazionale di Narrativa e Poesia “Città di Fabriano”.
Titolo: Le case dai tetti rossi
Autore: Alessandro Moscé
Casa Editrice: Fandango
Pagine: 192
Data di uscita: 2022
Genere: Romanzo
Formato: Cartaceo, Ebook

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.