“La vita che (ho in) mente” di Pietro Romiti pubblicato il 10 febbraio 2022 per Rosabianca Edizioni.
Se ci fermassimo davanti a uno specchio per più di qualche secondo, potremmo forse notare alcuni dettagli del nostro volto che in altri momenti ci erano sfuggiti.
Ma solo chiudendo gli occhi, e lasciando che la nostra immagine esteriore non ci condizioni, potremmo davvero esplorare quel piccolo grande universo che si trova dentro di noi. Il nostro vero spirito, le nostre più insidiose paure, le emozioni più selvagge.
AUTORE
Pietro Romiti sono nato a Pistoia nel febbraio del 1995 e sto completando il mio percorso di studi universitari alla facoltà di Storia dell’università di Bologna-Alma Mater.
La scrittura ha sempre rappresentato, per me, una valvola di sfogo. Un canale di evasione da momenti difficili, in cui riversare prepotentemente le mie emozioni. Poco più che adolescente mi sono avvicinato al mondo della poesia, iniziando a comporre i primi versi. Oggi alcuni di quelli, insieme con altri, costituiscono la mia prima vera raccolta.
Dopo gli studi superiori ho trascorso alcuni mesi nella fredda ma accogliente Londra, un’esperienza lavorativa e formativa che mi ha sostanzialmente reso quello che sono oggi. Tornato in Italia, dopo essermi iscritto all’università, ho lavorato per alcuni anni nel mondo librario; in una piccola libreria della mia città, prima, nel bookshop situato all’interno di un ospedale pediatrico, poi.
Quello che cerco di fare, scrivendo poesie, è soffermarmi sugli aspetti più emotivi e drammatici del nostro animo, con la speranza che ognuno, a modo suo, riesca a trarne un’autentica ispirazione.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.