
Saggio
Biblion Edizioni
17 settembre 2019
Cartaceo
206
“La versione di Michael Ledeen con tutti i suoi pregi e i suoi limiti”
Provate a digitare il nome “Michael Ledeen” su un qualsiasi motore di ricerca. Ne uscirà di tutto. Nel bene e nel male, il più delle volte nel male. Ma chi è questo Ledeen? Michael è uno degli intellettuali d’Oltreoceano che conosce meglio il nostro Paese. In quanto storico ebreo ha cercato di comprendere le origini della Shoah e di ogni altra discriminazione antisemita e, mosso da questa esigenza, ha ricostruito e reinterpretato gli anni del fascismo; come analista presso la Casa Bianca, il Dipartimento di Stato e il Dipartimento della Difesa si è rivelato non solo testimone ma protagonista di alcuni dei momenti più difficili per l’Italia: l’ultima fase degli anni di piombo, l’attentato a Giovanni Paolo II, la vicenda di Sigonella, Mani Pulite, la Seconda Repubblica. Le sue risposte ci svelano così pezzi di storia italiana: in certi casi Ledeen ci spalanca gli scrigni, in altri ce li socchiude permettendoci solo di intuire qualche verità, e in altri ancora li tiene chiusi liquidando le domande con sagacia e con spiazzante ironia. Questa è la versione di Michael.
Marco Cuzzi è Professore associato di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano. Novecentista, le sue ricerche si concentrano principalmente sulla difffusione del fascismo e del neofascismo nel mondo, sui Balcani nel XX secolo, sulla storia dell’Italia repubblicana e sulla storica della Massoneria.
Andrea Vento, giornalista e imprenditore, si è occupato in più di venti anni di relazioni internazionali, cooperazione allo sviluppo, promozione culturale, temi strategici e sicurezza internazionale. E’ il vincitore del Premio Acqui Storia 2011 con In silenzio gioite e soffrite. Storia dei servizi segreti italiani dal Risorgimento alla Guerra Fredda (Milano, 2011).

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.