La traccia del pescatore di Roberta Castelli pubblicato il 1 ottobre 2020 per Golem Edizioni.
Tra intrighi, misteri e reticenze avrà modo di mostrare tutto il proprio intuito e le proprie capacità all’interno di un commissariato corale e vitale, ricco di personaggi che presto entreranno nel cuore del lettore.
Lo splendido e immaginario paese di Lachea fa da sfondo alle avventure del commissario Vanedda, un uomo controcorrente che ha deciso di sfidare pregiudizi e diffidenze e fare il poliziotto in Sicilia, nonostante la sua omosessualità. In questa prima indagine si trova a confrontarsi con un omicidio e con la quasi contemporanea scomparsa di una giovane ragazza.
Estratto
«Ma chi ce lo fa fare, Angelo? Perché ci ostiniamo a rimanere qui?» «Perché questa è la nostra terra, Giugiù. Perché noi due, io e te, abbiamo più diritto di restare qui di quanto ne abbiano queste teste di minchia. Perché abbiamo promesso, l’uno all’altro, che nessuno avrebbe mai scalfito il nostro rapporto. Ma tu, non stavi cucinando?» […] Quella notte il commissario Vanedda non riuscì a prendere sonno, le parole di Gerlando gli avevano messo un tarlo nella testa: ne valeva davvero la pena?
L’AUTRICE: Roberta Castelli
Roberta Castelli nasce nel 1978 in provincia di Torino ma cresce in Sicilia, una terra che ama profondamente. La scrittura è la sua grande passione da sempre; nel 2019, dopo una lunga esperienza come blogger, scrive due racconti che le fanno vincere una menzione speciale e una pubblicazione. Nel 2019 il suo racconto “La macchia rossa” che vede l’esordio assoluto del commissario Vanedda è stato pubblicato all’interno dell’antologia noir “Il tallone di Achille” (Golem Edizioni). “La traccia del pescatore” è il suo primo romanzo.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.