Daisy Raisi torna con un giallo psicologico intitolato “La stanza buia”.
Protagonista della storia è Lisa; una giovane bolognese affetta da mal di testa e incubi ricorrenti, che, nel tentativo di risolvere i suoi disturbi, si rivolge a un’ipnoterapeuta. Nel corso delle sedute di ipnosi, emerge un segreto che la ventisettenne ha sepolto da più di vent’anni in una stanza buia della sua memoria. Da qui il titolo del libro giallo di Daisy Raisi.
Di lì a breve, lo stesso segreto balzerà prepotentemente all’attenzione di altre persone, in seguito a una concatenazione di eventi che scivolerà verso il delitto e vedrà come vittima la madre della protagonista, che, insieme al fratello della ragazza, si è trasferita da qualche anno in Inghilterra. Il movente dell’omicidio appare inspiegabile, perché non è stato commesso a scopo di estorsione, la casa dell’assassinata non presenta segni di effrazione e Angela, la vittima, era considerata da tutti una donna tranquilla e riservata.
Al momento dell’omicidio, nell’abitazione è presente Lisa, in visita alla madre, in seguito a un incidente stradale che ha coinvolto il fratello Nicola.
Le indagini vengono condotte dalla squadra dell’ispettore Thompson; siamo della cittadina di Windsor, nella Contea di Berkshire, dove sono ambientate per la maggior parte le vicende, sul finire degli anni Novanta. Il colpevole verrà individuato e incastrato, al termine del romanzo, grazie a uno degli uomini di Thompson, che lavora al caso.
La trama prende le mosse dal tema degli abusi infantili. Abusi perpetrati fra le pareti domestiche e dai conseguenti traumi che possono condizionare una vita intera, se non si hanno il coraggio e gli strumenti per affrontarli nonché la forza di perdonare.
Cosa è narrato da Daisy Raisi?
In primo piano, nella narrazione, le dinamiche familiari; l’eterna lotta fra il bene e il male e l’uso deteriore dei mass media, con particolare riferimento alla tv del dolore.

Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!
Grazie!