“La ragazza invisibile” di Mary Shelley è un racconto che è un viaggio nell’anima della madre di Frankenstein.
Mary Shelley dipinge un quadro misterioso. Un quadro attraverso il quale il lettore potrà compiere un viaggio nell’anima della madre di Frankenstein. Un dipinto che resiste alle intemperie in una rocca desolata e disabitata.
Una rocca in cui però si aggira La Ragazza Invisibile in attesa che qualcuno la trovi e la salvi dal destino che la vita sembrava aver scelto per lei. Un racconto nel racconto, che ci propone barlumi emozionali della vita e della personalità di Mary.
Titolo originale: The Invisible Girl (1832)
Traduzione di Claudio Foti
RACCONTO | PAG. 20 | 15/11/2022 | WEIRD
L’autrice
Figlia d’arte, M. Shelley nacque a Londra nel 1797 e ivi morì nel 1851. Figlia della scrittrice femminista Mary Wollstoncraft, che morì pochi giorni dopo averla messa alla luce, e del filosofo William Godwin, nel 1814 iniziò una relazione con il poeta Percy Shelley. Mary e Percy Shelley viaggiarono attraverso l’Europa e in seguito si stabilirono in Italia. Ben presto entrò a far parte del circolo di Lord Byron e si distinse con le sue idee ed i suoi racconti.
A Villa Diodati concepì il romanzo che la rese famossima, Frankenstein, ma lo pubblicò in forma anonima in quanto non in linea che la letteratura tipicamente femminile. Quando Percy Shelley morì in circostanze poco chiare Mary tornò in Inghilterra.

Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.