
Narrativa contemporanea
Mondadori
10 novembre 2017
cartaceo
332
“I miei genitori sono gente aperta. Non resteranno annientati dalla notizia”
LA LINGUA PERDUTE DELLE GRU – DAVID LEAVITT
«I miei genitori sono gente aperta. Non resteranno annientati dalla notizia» pensa Philip Benjamin, il protagonista di questo romanzo nel momento in cui, a venticinque anni, si appresta a rivelare alla famiglia la propria omosessualità. Eppure per Rose e Owen, piccoli intellettuali nella sfavillante New York degli anni ottanta, la scoperta delle inclinazioni amorose del figlio apre una crepa dapprima sottile, poi sempre più profonda e insanabile, nel delicato equilibrio affettivo familiare, costringendoli a fare i conti con la propria più intima natura, le proprie scelte, le proprie responsabilità. Ma in questo paesaggio familiare desolato, in questo sfacelo di relazioni personali, Philip, e non solo lui, saprà individuare la strada per la costruzione di una vita sentimentale flessibile, realistica, libera, ma saldamente ancorata all’autenticità e alla sincerità. Postfazione di Fernanda Pivano.
David Leavitt è uno scrittore statunitense. Nato a Pittsburgh nel 1961 e cresciuto in California, si è affermato ad appena 23 anni con i racconti di Ballo di famiglia. Dopo il suo primo romanzo, La lingua perduta delle gru, ha pubblicato, tra gli altri, Mentre l’Inghilterra dorme, Il voltapagine, Martin Bauman, Il corpo di Jonah Boyd, Il matematico indiano (tutti editi da Mondadori) e diverse raccolte di racconti. Nel 2015 pubblica I due Hotel Francfort. Nel 2018 esce per SEM il nuovo romanzo Il decoro e una nuova edizione di Il matematico indiano.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.