
saggio, filosofia
Il Melangolo
5 novembre 2020
cartaceo, ebook
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La filosofa Lucrezia Ercoli fa un’analisi della figura dell’influencer nella società di oggi vedendo come i vasti fenomeni sociali che caratterizzano la contemporaneità riflettano aspetti profondi degli esseri umani
«Tutti vogliono questa vita. Tutti vogliono essere noi», afferma Miranda Priestly, il celebre personaggio di Meryl Streep, in Il diavolo veste Prada. Questa massima si potrebbe applicare anche a Chiara Ferragni, fashion blogger e influencer multimilionaria, adorata e demonizzata, studiata e discussa di qua e di là dall’Oceano Atlantico.
Perché tanto disprezzo e tanto amore? Cosa smuove questa figura in follower e odiatori? Cosa ci dice di noi il fenomeno Chiara Ferragni? Ne parla la filosofa Lucrezia Ercoli nel suo Chiara Ferragni. Filosofia di una influencer, pubblicato da Il Melangolo e in uscita il 05 novembre.
Quando Ferragni nel 2009 apre il suo blog The Blonde Salad, ha appena ventidue anni ed è una studente di Giurisprudenza alla Bocconi di Milano. Oggi, secondo l’azienda di social media intelligence Blogmeter, Ferragni è sesta tra gli influencer più pagati del mondo e, nel 2018, per Forbes la prima nel settore fashion. Per la classifica di Lyst è l’unica italiana nella top-ten delle ultra-influencer, più in alto di Rihanna e Ariana Grande.
Il mito di Chiara Ferragni racconta la storia di una trasformazione radicale del mondo del marketing ma anche, più in generale, dell’universo dei media. Pioniera di trasformazioni culturali già in atto oltreoceano, Ferragni si è dimostrata in grado di cogliere lo spirito del suo tempo e volgerlo a proprio vantaggio.
Tra luci e ombre, tra democratizzazione della cultura e consumismo di massa, la figura dell’influencer nella società di oggi interroga ciascuno di noi sui significati del desiderio, dell’espressione di sé e dell’identità. Tra Roland Barthes a Marshall McLuhan, passando per numerosi riferimenti pop, Lucrezia Ercoli ragiona senza mai perdere in concretezza di come alcuni vasti fenomeni sociali che caratterizzano la contemporaneità riflettano aspetti profondi degli esseri umani. L’esperienza di Ferragni diventa uno specchio di noi stessi e, forse, il suo segreto è proprio questo.
«Chiara Ferragni rappresenta molto di più di un progetto di marketing vincente. Chiara Ferragni incarna un romanzo di formazione per nuove generazioni, immerso fino al collo nella cultura di massa e nel sistema dei consumi. Dove la crescita personale va di pari passo con la crescita del fatturato e, viceversa, il successo economico si sposa con la felice realizzazione di sé» – LUCREZIA ERCOLI
L’autrice
Lucrezia Ercoli (Macerata, 1988) è direttrice artistica del Festival “Popsophia”. È docente di Storia dello spettacolo e Filosofia del teatro presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Insegna Storia della Televisione e Filosofia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata.
È autrice di diversi volumi tra cui: Philosophe Malgré Soi. Curzio Malaparte e il suo doppio, Edilet, 2011; Filosofia della crudeltà. Etica ed estetica di un enigma, Mimesis, 2014; Che la forza dia con te! Esercizi di Popsophia, il melangolo, 2017.

Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.