
Storia
UTET
10 novembre 2020
Cartaceo
272
Vittorio Sabadin ricostruisce il passato e il presente di una guerra tutta al femminile nella
famiglia reale inglese, arrivando fino agli ultimi scontri, sempre meno taciuti e sempre più
lontani dallo stile regale e dalla riservatezza che contraddistinguevano la casata.
«Desiderosa di avere sempre i riflettori puntati addosso, Meghan mal sopportava di dover restare un passo indietro rispetto alla cognata. Non era di certo venuta a Londra per un posto in seconda fila, o sul balcone di fianco a quello della Regina, mentre a Kate e William era consentito di starle accanto. Il premio come miglior attrice non protagonista nella saga dei Windsor non la interessava, nel suo futuro ci poteva essere ben altro.»
Il 9 marzo 2020, mentre l’Europa barcolla sotto i colpi della pandemia, al riparo dell’Abbazia di Westminster qualcos’altro si sta sgretolando: la storia di una monarchia millenaria.
È una cerimonia apparentemente come tante, l’annuale Commonwealth Day, ma gli sguardi corrucciati dei membri della famiglia mostrano al mondo che la battaglia di Harry e Meghan per sottrarsi agli obblighi ufficiali è giunta ormai al suo drastico epilogo. Quella, è stato deciso, sarà l’ultima occasione pubblica a cui presenzieranno, prima di rinunciare definitivamente al titolo di Royal.
Ventidue anni prima, quando William e Harry assistevano solenni al funerale della madre, la tragica sventura di Carlo e Diana sembrava solo una singola, dolorosissima crepa, giunta a incrinare lo splendore di casa Windsor. Ma come in ogni racconto che si rispetti, la più piccola crepa rischia di allargarsi, e farsi rovina: sarebbe arrivato il tempo dei capricci di William, eterno indeciso fra Kate Middleton, commoner senza titoli che avrebbe poi sposato, e mille altre ragazze; della vita disordinata di Harry, divisa fra la passione per i locali notturni e il desiderio di combattere per il suo Paese; fino all’arrivo di Meghan Markle, che considera la nobiltà come una specie di notorietà allargata, di cui cogliere i benefici ma rifiutare i doveri, l’esatto contrario del magistero di Elisabetta.
C’è una sottile ironia, in questo. La storia della possibile successione al trono di Elisabetta, la più longeva sovrana della monarchia inglese, è segnata soprattutto dalle ambizioni, dal carattere, dalle volontà contraddittorie ed esplosive delle donne che hanno affiancato i legittimi eredi, Carlo prima e William e Harry poi.
Vittorio Sabadin ricostruisce così il passato e il presente di questa Guerra dei Windsor tutta al femminile, arrivando fino agli ultimi scontri, sempre meno taciuti e sempre più lontani dallo stile regale e dalla riservatezza che contraddistinguevano la casata. Se già William e Kate sembravano destinati a un futuro più borghese, pur senza perdere l’identità istituzionale, la decisione di Meghan e Harry sconquassa alle fondamenta la monarchia, assestando un colpo tremendo a una famiglia già provata da mille dolorose vicende e dallo scorrere, impietoso, del tempo.
L’autore
Vittorio Sabadin è stato corrispondente da Londra per “La Stampa”, giornale nel quale ha ricoperto per molti anni incarichi di vertice. Studia da tempo la storia e le tradizioni britanniche, la musica di Mozart e l’impatto dei nuovi media digitali sui giornali di carta, tema sul quale ha scritto il libro L’ultima copia del New York Times (Donzelli, 2007). Da anni collabora con il Teatro Regio di Torino per ideare adattamenti di opere liriche destinati ai ragazzi delle scuole. Per Utet ha pubblicato Elisabetta, l’ultima regina (2015), Carlo, il principe dimenticato (2016) e Diana, vita e destino (2017).

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.