Saggio
Rizzoli
11 febbraio 2020
Cartaceo
272
“Scrivere un libro contro l’incompetenza, soprattutto se indirizzata alla politica, è il modo migliore per attirarsi ogni sorta di critica”
Il distacco, ormai consumato, tra gli italiani e la politica sta mostrando tutti i suoi pericolosi effetti. Saltati i riferimenti minimi di valore, i politici si trovano a fare sempre più leva sulle paure e la frustrazione del loro elettorato, rinunciando all’approfondimento e all’elaborazione di soluzioni complesse. Stiamo vivendo un declino inarrestabile? O possiamo ancora sperare di far valere competenza, preparazione, passione civile? Irene Tinagli, grazie alla sua esperienza di parlamentare e alle informazioni raccolte in un ricco database su tutti i membri della Camera dei deputati e dei governi dal 1948 a oggi, traccia il ritratto di un Paese ormai assuefatto all’ignoranza elevata a segnale di vicinanza al “popolo”, analizzando i fattori che hanno contribuito alla “deriva” (compresa l’ondata di anti-intellettualismo che dilaga in tutto il mondo) e proponendo soluzioni per invertire la rotta, finché siamo in tempo. Senza cercare nuovi messia, salvatori della patria o ricette miracolose.
L’AUTRICE
Irene Tinagli dopo un PhD in Public Policy conseguito all’Università Carnegie Mellon di Pittsburgh, ha insegnato Economia delle imprese all’Università Carlos III di Madrid. Ha lavorato come consulente per il Dipartimento Affari economici e sociali delle Nazioni Unite e per la Commissione europea. Tra i suoi libri, Talento da svendere (Einaudi 2008) e Un futuro a colori (Rizzoli 2014). Nel 2010 è stata nominata Young Global Leader dal World Economic Forum, dal 2013 al 2018 è stata parlamentare alla Camera dei deputati e dal 2019 è membro del Parlamento europeo, dove presiede la Commissione problemi economici e monetari.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.