
Narrativa
Il Saggiatore
6 febbraio 2020
Cartaceo
1600
“Tutto gli è straniero”
Un uomo si sveglia in una casa che non conosce. Una donna che non conosce lo chiama «amore », gli dà un bacio, esce. I mobili, le tende, i tappeti, i libri sugli scaffali, il giardino, la strada che si snoda fuori dalla finestra, gli aceri in ore: tutto gli è straniero, alieno. Non è mai stato qui. C’è una scrivania, un computer, una sedia gialla. Si siede, preme spazio: sullo schermo appare un documento fatto di una sola pagina vuota. Il documento si chiama ilmistero.doc.
È l’inizio di un’opera che definire mondo è riduttivo, un’opera-galassia, un’opera-universo che contiene centinaia di romanzi diversi; un’opera-babele, un’opera-babilonia, un’opera-biblioteca; un’opera-enigma, il giallo dei gialli, che può essere svelato solo da chi non cerca di risolverlo; un’opera che, nel suo negare la forma romanzo, ne invera la forza originaria, dirompente, carnevalesca, come – a suo tempo – avevano fatto Casa di foglie di Mark Z. Danielewski e Infinite Jest di David Foster Wallace, coi quali ilMistero.doc condivide un’ideale continuità, non solo per la frammentarietà della struttura o per l’eterogeneità dei materiali narrativi impiegati, ma anche, e soprattutto, per l’intento epico: raccontare, in una singola vita, ogni altra possibile vita umana.
Matthew McIntosh (1977) è uno scrittore americano. Il suo romanzo d’esordio, Well (2003), è stato pubblicato in Italia con il titolo Va tutto bene (Mondadori, 2005). ilMistero.doc è il suo secondo romanzo.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.