Premio Luigi Malerba
noir, storico
Monte Università Parma
5 dicembre 2019
cartaceo
256
È l’estate del 1939 e, mentre un’Europa tremante viene avvolta da una nube funerea, Henri Werz muore.
Da quel momento il mondo di sua moglie, Lilian Meyer, riprende a scorrere. Dopo un’intera vita passata ad assistere il marito malato, Lilian si risveglia. Quello che si trova davanti è un mondo che sta per essere inghiottito dalla seconda guerra mondiale: senza voltarsi indietro Lilian si allontana da New York e da quell’intera vita che ricorda come un “gigantesco banco di nebbia” per spostarsi sull’altra sponda dell’oceano Atlantico, a Lisbona. Il destino di quarantamila profughi ebrei e quello di Lilian s’intrecciano in quell’ultimo lembo di Europa neutrale.
“Un anno a Lisbona” è un romanzo che attraverso gli occhi “azzurri e limpidi” della protagonista coglie le diverse sfumature di un momento storico che ha segnato il mondo e che ancora oggi si riflette nel nostro presente.
Prefazione di Giorgia Calò.
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.