giallo
Adelphi
31 ottobre 2019
cartaceo
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Non è detto che il turista da banane sia mal vestito, anzi spesso indosserà capi di buon taglio, vestigia di un guardaroba lussuoso.
Sono americani, cechi, tedeschi, francesi… Alcuni hanno conosciuto un momento di gloria, altri si sono limitati a mangiarsi il patrimonio di famiglia o le rendite.
Finché un giorno, quando già erano stufi della mediocrità o spaventati dalla miseria incombente, qualcuno ha detto loro: «Sulle isole del Pacifico si può ancora vivere come nel paradiso terrestre, senza soldi, senza vestiti, senza preoccuparsi del futuro… ».
Per pagarsi la traversata hanno venduto tutto quello che avevano. Allo sbarco le autorità locali, prudenti e spesso scottate, pretendono a titolo di cauzione il versamento del costo del biglietto di ritorno. Capite?
L’indomani ogni buon turista da banane ha già comprato un pareo e un cappello di paglia intrecciata. Seminudo, sdegnando la città e i coloni che indossano completi bianchi e camicie con il colletto rigido, si dirige di buon passo verso le lunghissime spiagge.
In virtù di un’alta ingegneria dell’intreccio romanzesco ed un senso acuto della psicologia dei personaggi – doti che gli hanno consentito di costruire un universo narrativo che supera il mero genere poliziesco – il creatore del leggendario commissario Maigret, Georges Simenon, si è affermato come il più fertile degli scrittori di lingua francese dai tempi di Balzac: decine di opere apparse sotto 17 pseudonimi e circa 220 romanzi firmati col suo nome hanno totalizzato più di 550 milioni di copie, tradotte in una sessantina di lingue ed hanno fornito al grande ed al piccolo schermo una manna inesauribile.
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.