mito, leggende, raccolta
HarperCollins
3 ottobre 2019
cartaceo, ebook
160
Otto grandi autrici di oggi riscrivono Ovidio: il mito dalla parte delle donne
Poco più di duemila anni fa Ovidio scrisse una raccolta di lettere poetiche straordinariamente moderna e originale: le Eroidi, una serie di epistole in versi in cui le eroine del mito si rivolgevano ai loro (generalmente non irreprensibili) mariti e compagni, rovesciando il tradizionale punto di vista maschile sulle storie raccontate.
Oggi otto tra le più importanti scrittrici nate negli anni Settanta reinterpretano il classico di Ovidio con assoluta libertà, giocando in modo innovativo e appassionante con i miti originali.
Così Antonella Lattanzi ci fa assistere al processo in cui è coinvolta Fedra, incontriamo una nuova Medea in Maremma raccontata da Teresa Ciabatti, partecipiamo del dramma di Ero e Leandro, in fuga dal loro paese su un barcone nel Mediterraneo, nelle parole di Ilaria Bernardini. E ancora Veronica Raimo ci mostra Laodamia impegnata in una chat erotica con il fantasma di Protesilao, Caterina Bonvicini ci fa conoscere una Penelope che si è imbarcata per mare e salva rifugiati mentre Ulisse la attende a Itaca, Chiara Valerio torna all’epoca del mito e reinventa il dramma di Deianira, fornendo una spiegazione nuova agli eventi che provocarono la follia di Ercole. Valeria Parrella, invece, sposa il punto di vista di Didone, in una lunga e crudele invettiva contro il pavido Enea, colpevole contro le leggi dell’amore. Michela Murgia, infine, dà voce a Elena, perché “quando bellezza e guerra diventano sinonimi, non c’è più differenza tra ammirare e prendere di mira”.
Un libro che parte dall’attualità del mito e mette al centro la prospettiva femminile, con una breve collezione di storie intense e universali, sospese tra modernità ed eternità, realizzate da otto scrittrici eccezionali.
Gli autori:
Ilaria Bernardini (Milano, 1977) è scrittrice e sceneggiatrice. Tra i suoi romanzi, Non è niente (2005), Corpo libero (2011), Faremo foresta (2018).
Caterina Bonvicini (Firenze, 1974) ha pubblicato numerosi romanzi, per adulti e ragazzi, tra cui: Penelope per gioco (2000), L’equilibrio degli squali (2008, Premio Rapallo), Tutte le donne di (2016) e Fancy Red (2018).
Teresa Ciabatti (Orbetello, 1972), vive a Roma e scrive sul “Corriere della Sera”. Tra i suoi libri: Adelmo, torna da me (2002), Il mio paradiso è deserto (2013), La più amata (2017), Matrigna (2018).
Antonella Lattanzi (Bari, 1979), scrittrice e sceneggiatrice. Ha scritto i romanzi Devozione (2010), Prima che tu mi tradisca (2013), Una storia nera (2017) e le sceneggiature dei film Fiore (2016), 2night (2016), Il campione (2019).
Michela Murgia (Cabras, 1972), ha pubblicato numerosi libri fra cui: Il mondo deve sapere (2006), Accabadora (Premio Mondello, Premio Campiello, Premio Dessì), Chirù (2015), L’inferno è una buona memoria (2018), Istruzioni per diventare fascisti (2018), Noi siamo tempesta (2019).
Valeria Parrella (Napoli, 1974), scrittrice e autrice teatrale. Dopo l’esordio con la raccolta di racconti Mosca più balena (2003), ha pubblicato numerosi libri tra cui: Lo spazio bianco (2008), Lettera di dimissioni (2011), Enciclopedia della donna. Aggiornamento (2017), Almarina (2019).
Veronica Raimo (Roma, 1978), scrittrice e sceneggiatrice collabora con varie testate giornalistiche. Ha scritto i romanzi Il dolore secondo Matteo (2007), Tutte le feste di domani (2013), Miden (2018) e la sceneggiatura del film Bella addormentata (2012).
Chiara Valerio (Formia, 1978) ha esordito giovanissima con A complicare le cose (2003). Da allora ha collaborato con molte delle principali testate giornalistiche e riviste italiane, ha lavorato per la radio e il cinema con autori quali Nanni Moretti e Gianni Amelio e pubblicato numerosi libri tra cui: La gioia piccola d’esser quasi salvi (2009), Almanacco del giorno prima (2014), Storia umana della matematica (2016).
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.