Moda e Design
Rizzoli
29 settembre 2020
Cartaceo
256
A cura di Enrico Mannucci
Prefazione di Marco Cipelletti
Introduzione di Philippe Daverio
La storia di un’azienda nata 150 anni fa che, trasformatasi da negozio di tessuti a società immobiliare, ha contribuito attraverso i decenni alle tendenze del gusto e della moda, all’eleganza e al decoro della città di Milano.
Il marchio Galtrucco deve la sua fama alla qualità dei tessuti, alla bellezza delle vetrine, al rapporto con i grandi stilisti quali Armani, all’architettura e agli arredi dei negozi (disegnati da Melchiorre Bega e da Guglielmo Ulrich). Da sempre è sinonimo di eleganza sobria, senza sfarzo, tipica del gusto milanese.
Questo libro, che ne celebra i 150 anni attraverso fotografie e documenti d’archivio, è anche una dedica alla città di Milano, con la quale l’azienda condivide una storia di energia e rinascita, a partire dalla ricostruzione dopo i bombardamenti di piazza Duomo del ’43 e dal restauro del negozio dopo il grave incendio del 1973.
Dal 2001 l’attività commerciale ha lasciato il posto all’attuale gestione immobiliare nel segno di una continuità di stile e di intenti che comprende i negozi un tempo a insegna Galtrucco, quali quello ora occupato da Loro Piana in via Montenapoleone, e il Salone dei Tessuti di via San Gregorio, dagli anni ’20 showroom ante-litteram e oggi spazio per eventi o esposizioni legati soprattutto alla moda e al design.
L’AUTORE
Enrico Mannucci è nato a Firenze. Giornalista, ha lavorato in diversi quotidiani e periodici: da “Paese Sera” all'”Europeo”, da “Anna” al “Corriere della Sera”. Ha scritto le biografie di Oreste del Buono e di Emilio Pucci, una storia dei Savoia nel ‘900, un volume sulle Forze Speciali Italiane, una saggio sulla lunga caccia ai presunti “Diari” di Benito Mussolini. Per “Sette”, magazine settimanale del Corriere della Sera, ha scritto per anni storie e reportage dal mondo industriale italiano.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.