narrativa straniera
DeA Planeta
29 ottobre 2019
cartaceo, kindle
512
Un trascinante, indimenticabile omaggio a Barcellona e alla sua storia
Catalogna, 1887.
Quando dalle terre cupe e selvagge dell’entroterra il giovane Onofre Bouvila arriva nella capitale, è poco più che un bambino affamato. Una creatura insignificante che Barcellona – per metà malsano borgo di mare e per metà laboratorio a cielo aperto di una incipiente, tumultuosa modernità – sembra destinata ad inghiottire senza neppure accorgersene.
Ma dietro alla fame e alla paura comuni ai tanti che come lui giungono qui ricerca di un futuro qualunque, negli occhi di Onofre arde qualcosa di diverso. La determinazione di chi non contempla il fallimento; l’opportunismo come vocazione; l’istinto del rischio e della violenza. In capo a pochi anni, da generica comparsa Onofre diventa protagonista del proprio destino e di quello di Barcellona, come lui lanciata verso un futuro dai connotati sempre più ambigui.
Magistrale affresco di un’epoca e dei suoi contrasti, La città dei prodigi è l’enciclopedico, trascinante e irriverente ritratto di una città dalla bellezza e dalla personalità singolari. E, ancor più, un omaggio alla commedia umana in tutta la sua, gloriosa, brulicante e irresistibile tragicità.
«Eduardo Mendoza ha cambiato il corso della letteratura spagnol.» Bruno Arpaia, ‘il Venerdì di Repubblica’
Eduardo Mendoza è nato a Barcellona nel 1943. Ha esordito nel 1975 con il romanzo La verità sul caso Savolta (Feltrinelli), affermandosi da subito come uno dei più apprezzati scrittori della sua generazione. Ha pubblicato oltre venti libri, prevalentemente di narrativa, tra i quali Nessuna notizia di Gurb (1990, Feltrinelli) e Riña de gatos. Madrid 1936 (Premio Planeta nel 2010) in corso di pubblicazione per DeA Planeta. Ha ricevuto, tra gli altri, il Premio Liber, il Premio Franz Kafka e, nel 2016, il Premio Cervantes.
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.