Narrativa Contemporanea
Bompiani
28 agosto 2019
Cartaceo+Kindle
176
“La mattina in cui è morto, sulla sua scrivania c’era l’ultima stesura della Donna leopardo, conservata con cura in una rigida cartellina blu. Vi aveva apposto la parola “fine” da qualche giorno. Aveva preso appuntamento per l’indomani con la dattilografa. Lo avrebbe dettato, come era solito fare, e, magari, qua e là corretto nella forma. Il romanzo, a quel punto, sarebbe passato dalla versione manoscritta a quella battuta a macchina.”
Un romanzo più moraviano che mai per la selvaggia ambientazione in Africa, che nella sua asprezza non perdona nulla a chi vi si avventura disattento, per i personaggi, tipici romani borghesi semicolti, per le atmosfere morbose e per il tema principale, una condizione emotiva irrisolta. Un giornalista che deve realizzare un reportage e sua moglie partono per il Gabon. Con loro il direttore del giornale, per il quale la donna prova una dichiarata attrazione. La relazione clandestina che ne sfocia mette alla prova i limiti umani psicologici e morali di tutti i personaggi. È la storia, volutamente priva di soluzione, di un tradimento amoroso, di una sofferenza voyeuristica e di una dolente incapacità di comprensione, e segna uno dei punti più alti della meditazione esistenziale di Moravia: la vita non si conosce e noi non la conosciamo. Pubblicato postumo nel 1991, La donna leopardo è quello che Cecchi definiva “il Moravia migliore”, quello dei romanzi a respiro breve, come Agostino, La disubbidienza, L’amore coniugale.
Alberto Pincherle Moravia (Roma, 1907 – 1990), è stato scrittore, giornalista, saggista, reporter di viaggio e drammaturgo. È uno dei più importanti romanzieri italiani del XX secolo. Collaborò con giornali come “La stampa”, il “Corriere della sera” e “L’Espresso”. Tra i suoi libri più noti e tradotti in tutto il mondo “Gli indifferenti”, “La ciociara”, “La romana”, “Racconti romani” e “La noia”. Nel 1952 venne insignito del Premio Strega per “I racconti”, messi all’Indice dalla Chiesa. Dai suoi romanzi sono stati tratti numerosi film, tra i quali “La ciociara” di Vittorio De Sica, “Il disprezzo” di Jean-Luc Godard e “Il conformista” di Bernardo Bertolucci.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.