Storia del cane che non voleva più amare
La Gaja Scienza
Narrativa, animali
Longanesi
24 ottobre 2019
cartaceo, kindle
112
La Gaja Scienza
Narrativa, animali
Longanesi
24 ottobre 2019
cartaceo, kindle
112
Questa è la storia del cane Mano, che dagli umani ha ricevuto la violenza più atroce e il dono dell’amore, e che degli umani toccherà nel profondo le coscienze
Mano è un randagio, un maremmano scontroso e taciturno, regale e bellissimo come i maremmani sanno essere. Ma quando arriva nella clinica di Monica non è più niente di tutto questo. È stato ripescato da un canale, incaprettato e con la museruola. Un pescatore di carpe lo ha notato dibattersi nell’acqua torbida e ha chiamato i soccorsi.
Ora, sul tavolo da visita, quello scheletro di cane stremato e semiannegato sembra solo uno straccio intriso d’acqua e fango. Sta rivolto con il muso verso il muro, perfettamente immobile, e non risponde a nessuno stimolo. Ma se una mano entra nel suo campo visivo lui si difende con ferocia disperata: morde a vuoto l’aria, perché nessuno deve toccarlo. Morde per istinto, per scelta, per disperazione. Morde per paura.
In onore della sua missione di flagellatore di mani, il nuovo arrivato viene battezzato Mano e Monica si imbarca nella lunga avventura di curarlo e restituirlo al mondo dei vivi. La aspetta una delle sfide più lunghe, ardue e straordinarie con cui le sia mai capitato di misurarsi.
Monica Pais, chirurgo veterinario, nel 2003 ha fondato con il marito Paolo la Clinica Duemari di Oristano, dove esercita la sua vocazione di pasionaria prendendosi cura degli animali di famiglia e dei «rottami»: selvatici e randagi, gli «ultimi» del mondo animale. Nel 2016, dopo aver incontrato Palla e averle salvato la vita, Monica ha creato la onlus Effetto Palla. Oggi l’organizzazione è diventata una fitta rete di strutture veterinarie e di volontari che opera in Italia e all’estero occupandosi di animali in difficoltà, cercando adozioni, affidi e promuovendo progetti di sensibilizzazione.
Questo è il primo libro di Monica (e Palla).
Questo è il primo libro di Monica (e Palla).
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.