Saggio
Bollati Boringhieri
18 giugno 2020
Cartaceo+Kindle
176
“La famiglia è – caso più unico che raro – una struttura primaria che esiste in tutte le società.”
Qui si assolvono le funzioni della riproduzione, della crescita e della socializzazione dei bambini e al contempo quella della stabilizzazione della personalità degli adulti. Da sempre al suo interno si giocano dinamiche cruciali che tornano ciclicamente al centro del dibattito pubblico: il confronto e la relazione tra i sessi, la gerarchia e la costrizione dei ruoli, la costruzione dell’identità e il senso di appartenenza.
Simbolo del calore umano, luogo di consuetudini complici e di un vocabolario intimo, la famiglia vive di un equilibrio costante tra ricerca di fusione e bisogno di autonomia.
Capace di creare alleanze per la vita ma anche di alimentare rivalità distruttive, la famiglia può proteggere i suoi membri, aiutandoli a costruire identità serene e sicure, oppure controllarli e costringerli in ruoli estranei e dolorosi.
Con il raro dono di una sintesi chiara e persuasiva, e con il ricorso esemplare a film e romanzi che fanno parte del nostro comune immaginario, Anna Oliverio Ferraris – tra le più accreditate esperte delle dinamiche famigliari con alle spalle una lunga e solida esperienza accademica e psicoterapeutica – ripercorre, nel tempo e nello spazio, l’evoluzione di questo strano costrutto sociale che è la famiglia, per mostrarcene la natura permeabile, flessibile e plastica.
Anna Oliverio Ferraris, psicologa e psicoterapeuta, ha insegnato Psicologia dello sviluppo presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha diretto la rivista «Psicologia contemporanea». È autrice di numerosi saggi scientifici e divulgativi. Tra i più recenti: Il terzo genitore. Vivere con i figli dell’altro (1997, n. ed. 2016), Dai figli non si divorzia. Separarsi e rimanere buoni genitori (2005, n. ed. 2015)
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.