Narrativa Contemporanea
Sperling & Kupfer
15 settembre 2020
Cartaceo+KIndle
288
L’esordio in libreria di Dario Matassa
E siamo solo noi, appesi l’un l’altro nel vuoto più immenso. Le storie d’amore nascono quando ancora non possiamo definirle. Con l’impazienza di scoprire le carte e smettere di giocare all’indifferenza, con un invito tanto atteso per un caffè, con un desiderio annegato in un bicchiere di spumante, quando alla fine della festa tutti se ne sono andati. È un’intuizione che diventa evidenza, una scommessa ancora da vincere. Senza nemmeno accorgersene, ci si ritrova a diventare un noi: due intenti si uniscono, due vite si incastrano. Un incontro casuale svela l’inizio di qualcosa che al caso non lascia niente. Ma non tutte le storie d’amore sono destinate a durare. Arriva il giorno dei dissesti, degli urti, delle crisi. Piccole crepe come quelle che ti si formano dentro quando ti senti dire: «Dobbiamo parlare». Quando speri che quel messaggio inviato riceva finalmente una risposta, che le discussioni finiscano con la stessa trepidazione con cui attendi l’uscita dell’autostrada quando vai al mare. Quegli ultimi istanti rimangono incastrati in una dedica a pennarello sul finestrino di un autobus, nell’etichetta di una bottiglia bevuta per dirsi addio una volta per tutte. E quel presente che tanto abbiamo amato diventa un passato che difficilmente potrà fare ritorno. L’esordio in libreria di Dario Matassa, voce giovane e profonda molto seguita sul web, è una raccolta di racconti sull’amore oggi, inconsapevole e sospeso, romantico e malinconico.
AUTORE
Dario Matassa (Bologna, 1995) è stato cofondatore e autore del talk show Space Valley in onda su YouTube. Attivo su Twitter e Instagram, ama scrivere e raccontare emozioni e riflessioni sul suo blog, SeconDario, diventato anche un podcast di successo. Cura la rubrica Unpopular Opinion per Experience Is su Vanityfair.it.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.