
sociologia, psicologia, formazione, pedagogia
Raffaello Cortina Editore
10 ottobre 2019
cartaceo
302
Edizione italiana a cura di Chiara Bove
Come educare i giovani a quell’habitus mentale che consente l’agire deliberato e non abitudinario? Come stimolare la creatività, l’immaginazione e la passione per la conoscenza?
In questo testo classico John Dewey, il grande filosofo americano, descrive in modo puntuale il funzionamento di un certo modo di pensare – il “pensare riflessivo” – da lui ritenuto quella forma di pensiero “intelligente” che consente di liberarsi dall’abitudine e dall’agire inconsapevole, sviluppando la curiosità, l’immaginazione, l’indagine.
Una lettura importante per chi crede nella formazione mentale come finalità primaria dell’educazione e pensa alla scuola come “laboratorio” del pensiero e palestra per stimolare l’osservazione, l’amore per la ricerca e l’indagine che sono propri dell’atteggiamento scientifico. Un pensiero che coltivi il dubbio e riduca il rischio di accettare inconsapevolmente idee stereotipate e dogmatiche.
John Dewey (1859-1952) ha esercitato una grandissima influenza sulla cultura pedagogica, filosofica, sociale e politica non solo statunitense. Dewey diede inizio al movimento dell’“educazione progressiva”, che influenzò profondamente le istituzioni formative a lui contemporanee, portandole a una svolta di tipo esplicitamente democratico. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Esperienza e educazione (2014) e Come pensiamo (2019).

Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.