
Horror
Adiaphora
10 dicembre 2019
Cartaceo+Kindle
280
Ambrose Bierce scrisse numerosi racconti dell’orrore e del soprannaturale, generi che riflettevano il suo profondo tormento interiore. Questa raccolta contiene molte tra le sue più suggestive storie di fantasmi e di case infestate: morbose, ciniche, inquietanti, capaci di trascinare il lettore nelle regioni crepuscolari dello spirito e nei più oscuri recessi della mente.
Opere cariche di terrore ma, al contempo, pervase di tetra ironia, con echi di Poe, del romanzo gotico e dei racconti romantici, dotate dell’impronta inconfondibile di un autore che ha conosciuto di persona gli spettri che da sempre tormentano l’umanità.
I personaggi di Bierce – poeti posseduti, vili aristocratici, professionisti abbietti, corpi rianimati, malfattori perseguitati – vivono in un mondo misero e perverso. Che si tratti di omicidi, vendette dall’oltretomba, sparizioni inspiegabili, dimore infestate o anime inquiete, le storie di Bierce rappresentano uno dei migliori esempi di narrativa soprannaturale di tutti i tempi e hanno ispirato autori come Robert W. Chambers e H.P. Lovecraft.
Ambrose Gwinnett Bierce nasce a Horse Cave Creek, in una sperduta fattoria di Meigs County, nell’Ohio (USA) il 24 giugno 1842. Frequenta il Kentucky Military Institute dove impara, tra le altre cose, la cartografia, talento che gli permette di arruolarsi nel 1861 come volontario nell’esercito, proprio con mansioni di topografico. Questi sono gli anni della guerra di secessione e Bierce li vive in prima persona: da queste esperienze nasce “Racconti di soldati e civili” (1891, Tales of soldiers and civilians), un campionario degli orrori della guerra in cui la visione spietata e sprezzante degli uomini, nessuno escluso, dà il senso della misura di Bierce. La fortuna di Bierce come scrittore è da attribuirsi principalmente al suo “Dizionario del Diavolo” (1911, The devil’s dictionary – Pubblicato nel 1906 con il titolo The Cynic’s Wordbook). I suoi racconti brevi sono oggi considerati tra i migliori del XIX secolo, soprattutto quelli di guerra come “An Occurrence at Owl Creek Bridge” (da cui verranno tratti tre film negli anni 1920, 1962 e 2005), “Killed at Resaca” e “Chickamauga”. I suoi contemporanei consideravano Bierce un maestro di stile e di linguaggio in tutti i generi in cui questi si cimentò, dai citati racconti di guerra fino ai racconti di fantasmi e alla poesia. I racconti fantastici di Bierce anticipano lo stile del grottesco che sarebbe diventato poi nel XX secolo un vero e proprio genere letterario.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.