romanzo storico
Edizioni Paginauno
10 dicembre 2020
Cartaceo
436
Diventa romanzo la vita di Évelyne Pisier: femminista, viaggiatrice, prima donna ad insegnare Diritto in Francia, scrittrice e amante (libera) di Fidel Castro Premio Marguerite Duras 2017
| Grand Prix des lycéennes de ELLE 2018 |
Premio Première Plume 2018
Arriva finalmente in Italia il romanzo che consacra Évelyne Pisier come figura di spicco del femminismo e dell’emancipazione femminile del secondo ‘900 in Francia e in Europa. La libertà all’improvviso (in originale Et soudain, la liberté, pubblicato in Francia da Les Escales nel 2017, in Italia edito da Paginauno), scritto da Pisier insieme a Caroline Laurent, è il romanzo che racconta sessant’anni di storia della Francia e delle sue colonie, attraverso l’incredibile vicenda di emancipazione di tre donne: la madre dell’autrice, la stessa Évelyne Pisier (sorella dell’attrice Marie-France Pisier) e l’editrice che con lei ha trasformato la sua vita in romanzo, finendo per scrivere anche di una straordinaria amicizia tra donne.
Un romanzo potente e inevitabile, che comincia nelle colonie francesi in Indocina negli anni ‘40, attraversa la Nuova Caledonia per poi mettere radici in Francia, come le sue protagoniste. La madre di Pisier (che nel romanzo corrisponde al personaggio di Lucie) rinuncia alla vita privilegiata e succube di moglie-ornamento di un ufficiale pétainista scoprendo, con la lettura de Il secondo sesso di Simone De Beauvoir, il proprio desiderio di indipendenza. Da qui inizia un percorso di scoperta di sé e della realtà della condizione femminile, in Francia e non solo. Lucie-Évelyne seguirà le orme della madre, arrivando a compiere quel destino da lei soltanto sognato diventando una delle prime donne Professore aggregato di Diritto pubblico e docente di Storia delle Idee Politiche in Francia. Ma prima un lungo viaggio a Cuba, le battaglie del Maggio francese, la lotta contro il razzismo, la difesa degli omosessuali. E da giovane studentessa in visita, a Cuba, una intensa storia d’amore con Fidel Castro, che finirà perché Lucie- Évelyne desidera vivere libera mentre il Lider Maximo la vorrebbe solo per sé.
Storia dentro la storia, si aggiunge l’amicizia profonda che nasce tra Évelyne e la giovane editrice Caroline Laurent. A lei Pisier affida un primo manoscritto sulla propria vita, che insieme decidono di trasformare in romanzo. E da lei, prima di morire, si fa promettere che concluderà libro: Caroline scriverà anche del loro legame.
«Sono molto contenta di vedere questo libro viaggiare in Italia, dove ho vissuto qualche anno fa – Spiega Caroline Laurent -. La libertà all’improvviso è una storia di emancipazione, di amicizia e di femminilità potente. È anche un libro atipico, nato dal dolore, e finalmente pieno di luce – quella luce della trasmissione e della promessa mantenuta».
Mona Desforêt ha la grazia e la giovinezza delle fate. In Indocina tutti gli occhi sono per lei. Nel frattempo il Paese sta bruciando, preso tra l’occupazione giapponese, le infamie e l’ascesa del Viet Minh. Così, insieme alla figlia Lucie e al marito, un ufficiale di alto rango coinvolto con il regime di Pétain, fugge in Nuova Caledonia. Nella nuova destinazione, a Nouméa, i giorni sono scanditi da monotonia, ordinario razzismo e nuoto in laguna. Lucie sta crescendo e Mona vive di sogni e immaginazione fino al giorno in cui incappa nella lettura de Il secondo sesso di Simone de Beauvoir. È la nascita di una coscienza, l’inizio della libertà. Tornata in Francia da donna divorziata e indipendente, Mona introduce la figlia alle lotte femministe e alla guerra per la liberazione anticoloniale dei popoli. Da questo momento in poi, Lucie coltiva un solo sogno: andare a Cuba. Non sa ancora che lì incontrerà un certo Fidel Castro…
Romanzo tratto dalla storia vera di Évelyne Pisier.
“Quel che era rimasto più nitidamente nel suo animo era sua madre che le ripeteva quella frase incredibile: «Raccogli un po’ d’erba e mangiala.» tanto che Évelyne ne aveva parlato in una o due interviste. Io volevo che scavasse in quell’episodio. Non si può crescere in prigione con la propria madre senza che questo condizioni la vostra vita. Quella reclusione inaugurale rimandava pesantemente alla loro ricerca della libertà.
Évelyne aveva preso degli appunti sopra un documento che le avevo lasciato in occasione del nostro primo incontro. Sono riuscita a recuperarlo. I fogli ora sono pieni di orecchie, ci sono delle macchie e l’odore di tabacco si è mescolato a quello della carta. In cima ci sono le parole “Traccia di lavoro” che io avevo battuto al computer. Vi ritrovo le mie indicazioni (“trattare in questo punto il mito del padre eroe di guerra”) e accanto la sua scrittura in inchiostro blu. Qui e là ha scritto: “romanzare personaggi padre/madre” “chiarire” “insistere” “corpi delle donne”. E nel mezzo della seconda pagina questa parola improbabile, sottolineata con un tratto sicuro, che mi strappa un sorriso: “Nem.”
Gli autori
Évelyne Pisier è nata a Hanoi nel 1941. Sorella dell’attrice Marie-France Pisier, la sua vita riassume tutte le battaglie della seconda metà del XX secolo: il femminismo, la decolonizzazione, la rivoluzione cubana, la lotta contro il razzismo, la difesa degli omosessuali, la critica al totalitarismo… È stata una delle prime donne a diventare Professore Aggregato di diritto pubblico e docente di Storia delle Idee Politiche. Scrittrice, sceneggiatrice, è morta nel febbraio del 2017.
Caroline Laurent è nata nel 1988 da una famiglia franco-mauriziana. È Professore Aggregato di Lettere Moderne e direttrice letteraria. Editrice e amica di Évelyne Pisier, firma insieme a lei il suo ultimo romanzo. Vive a Parigi. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo Rivage de la colère.
I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.