
Psicologia
Edizioni Clichy
27 Marzo 2018
Brossura, E-Book
262
“Un saggio sociologico che sviscera uno dei più eclatanti fenomeni di costume dei nostri tempi.”
Il primo sesso di Pippo Russo.
Se il maschio eterosessuale medio dovesse naufragare su un’isola deserta, con quale tipo di donna sceglierebbe di condividere la sorte? Nessun dubbio: vorrebbe accanto a sé una Milf. Cioè quel tipo di donna che dal gergo della pornografia americana è stata etichettata «Mother I’d like to fuck». Un’etichetta che è il frutto di un immaginario maschile al tempo stesso superficiale e complesso, centrato sulla dimensione immediata della carnalità ma profondamente connesso all’idea del matriarcato. Nella figura della Milf il maschio eterosessuale medio proietta qualcosa di primordiale, che riconosce d’istinto e trasforma in una figura del desiderio. Da questo assunto parte il viaggio semiserio alla ricerca dell’immaginario sessuale maschile che è soprattutto un’ode al mondo femminile. Con quest’ultimo che viene passato in rassegna mettendo al centro una figura emblematica, la Milf, ragionando sulla sua superiorità estetica e morale e sul suo carattere di donna non omologata né fatta oggetto di sofisticazione. Quel profilo che, parafrasando il titolo di un’opera di Simone de Beauvoir, è il «Primo Sesso» in assoluto, l’origine della divisione fra maschile e femminile e il loro punto di raccordo.
Pippo Russo (Agrigento, 1965) è un sociologo, saggista e giornalista italiano. Insegna sociologia all’Università degli Studi di Firenze. Scrive per l’Unità, il Messaggero, e per le edizioni fiorentina e palermitana di La Repubblica. In passato ha collaborato con il Manifesto (per il quale ha inventato la celebre rubrica Pallonate, in cui venivano messi alla berlina i vizi del giornalismo sportivo italiano), il Riformista, il Fatto Quotidiano, Pubblico e il Corriere della Sera. Ha esordito nella narrativa nel 2006, con il romanzo Il mio nome è Nedo Ludi. Il suo ultimo libro è L’importo della ferita e altre storie. Frasi veramente scritte dagli autori italiani contemporanei. Faletti, Moccia, Volo, Pupo e altri casi della narrativa di oggi

Non amo darmi titoli ma ne ho conseguito uno: dottoressa. Il che implica che io abbia una laurea; una soltanto, anche se i miei interessi spaziano in un territorio vastissimo che definirei ” Al di là del deserto”, (citando il titolo di un libro di uno dei più grandi filosofi contemporanei, a mio avviso… s’intende!!). Potrei dirvi che SONO una dottoressa, ma non lo farò, perché ESSERE qualcosa o qualcuno significa chiudersi in uno spazio troppo piccolo e privo di possibilità. Somiglio ad una cellula staminale, sono totipotente e VIVA! “So essere anche“: Una leader eccellente, Moglie mai (se non per burocrazia), compagna di vita di Marco sempre, mamma, Amica, dottoressa, lettrice, studiosa, scienziata, ricercatrice, comica, autrice, artista, pessima bugiarda, Apple addicted, pasticciera, antropologa, curiosa, innovativa, testarda …. E questa descrizione ovviamente non mi soddisfa ma: La modificherò secondo le necessità.