
Thriller
Golem edizioni
30 gennaio 2020
Cartaceo
249
“Aveva l’età delle ragazze che fanno la festa di laurea, si sbronzano con le amiche e baciano sconosciuti per vincere qualche stupida scommessa. Aveva quell’età e un sacchetto sulla testa.”
Michele Sabella si è lasciato alle spalle l’Italia, un padre ergastolano e un segreto di sangue. Tutto ciò che desidera è un’occasione per ricominciare e quella sonnolenta cittadina delle Midlands inglesi, con il suo dipartimento di polizia in cui nessuno indaga mai su nulla, sembra il luogo perfetto per dimenticare ed essere dimenticato. Quando però Paulina Szymbova, immigrata polacca con problemi di droga, viene trovata morta nel suo appartamento con un biglietto di addio nella mano, Michele si convince che l’apparente suicidio nasconda qualcosa di più di un semplice atto di disperazione. Contro il parere dei colleghi e dei superiori, intraprende un’indagine solitaria che lo condurrà oltre le tranquille e rispettabili apparenze della città, nelle sue viscere colme di odio e violenza. Mentre nel ghetto di Merchant Court giovani immigrate continuano a scomparire e a morire, Michele è costretto a domandarsi, ancora una volta, quanto sia sottile la linea che lo separa dai mostri a cui dà la caccia.
Ferdinando Salamino è nato nel 1971. Laureato in Psicologia Clinica a Torino, la sua vita si divide tra Milano, dove è nato, e il Regno Unito, dove esercita come psicoterapeuta e insegna Psicologia all’Università di Northampton. Nell’aprile del 2019 ha pubblicato il suo primo romanzo, un noir psicologico dal titolo “Il Kamikaze di Cellophane” (Prospero Editore). Il suo racconto breve “Sangue Bianco” compare nell’antologia “Il Tallone di Achille”, curata da Massimo Tallone (Golem Edizioni). “Il Margine della Notte” è il suo secondo romanzo