
Scorci e memorie
manuale
Meravigli Libri
1 giugno 2019
cartaceo
192
Storie d’altri secoli nella città di domani
Mistero è ciò che rimane fuori da una ragionevole spiegazione. Mistero è fascino, è il dubbio capace di stuzzicare la fantasia popolare, di trasformare una storiella in tradizione, sfidando anche gli scettici meneghini. Mistero è ciò che rende magico un luogo, che fa di quel luogo l’ultimo domicilio delle leggende o delle bufale metropolitane: è questo a fare di una città la tua città.
Anche a Milano c’è una seducente dama velata che di sera gira intorno al Castello. Le streghe svolazzano davvero, in certe notti. Ci sono labirinti segreti e scheletri che prendono vita. E poi, il fantasma di Antonietta, grande amore del Foscolo, i fossili in piazza del Duomo, il discepolo “inventato” di Leonardo, la maledizione di Palazzo Marino, draghi, diavoli e mostri vari tra le guglie e il cielo… Misteri alla milanese, 80, tutti da scoprire.
Quella che Giuseppe Tesorio ci propone è un’insolita guida, otto passeggiate sulle tracce di storie insolite, arcani, busillis, curiosità, dettagli, enigmi, ruderi nascosti e inspiegabili, leggende, segreti, fake news d’altri secoli e quel sottile piacere di credere a qualche bufala metropolitana, che fa tanto favola…
«E quî giornad del tredesin de Marz? chiede Emilio De Marchi, il milanesissimo autore di “Demetrio Pianelli”.
Sì, è un ricordo letterario di fine Ottocento:
Gh’era la fera, longa longhera, giò fina al dazi, coi banchitt de vioeur, de girani, coi primm roeus.Il mercato dei fiori, con le viole, i gerani, le prime rose.
La festa, forse, più antica della città, forse la più amata, di certo la più attesa.
Dai bambini di ieri, soprattutto, sicuri – al tredesin de Marz – che la primavera era ormai alle porte.La stagione della primavera si affacciava tutt’intorno alla Crocetta, spandeva profumi e sapori tra i rioni abbracciati al corso di Porta Vigentina, giù fino a piazza Medaglie d’Oro, e poi in via Piacenza, via Crema, sul sagrato di Sant’Andrea.
Sono passate moltissime primavere e la tradizione continua…
La festa del tredesin de Marz mescola sacro e profano, si perde nella storia o nella leggenda: sapore celtico e devozione cristiana a San Barnaba.
Nel pavimento della chiesa di Santa Maria al Paradiso, in corso di Porta Vigentina, a metà navata, è collocata una pietra rotonda forata, portata lì dai Padri Serviti e proveniente da San Dionigi.
Il 13 marzo dell’anno 51, così si tramanda, Barnaba incominciò a predicare il Vangelo in una radura poco fuori Milano, un borgo dove era ancora viva la tradizione celtica. E per essere più convincente, innalzò una croce, infilandola in una pietra rotonda. Ancora venerata in Santa Maria al Paradiso.
In ricordo di questo fatto, la Chiesa festeggia il santo e il mercato dei fiori anticipa la primavera…
Giuseppe Tesorio, classe 1954, si diploma maestro elementare e prosegue gli studi in pedagogia all’università Cattolica di Milano, sospeso tra la scuola (occupazione principale per più di quarant’anni) e la scrittura (passione da sempre). Giornalista pubblicista, negli anni Ottanta collabora alla rivista “Letture” e al settimanale “Famiglia Cristiana”, in qualità di critico cinematografico. Tra i suoi scritti Leggere il cinema a scuola (Paravia, 1983), Leggere il quotidiano in classe (edizioni Paoline, 1984), L’immagine e i materiali – Itinerari per capire e comunicare nel mondo dei segni, insieme ad Anna Rita Spinelli (edizioni Paoline, 1988); con Etas/Corriere della Sera pubblica Professione matricola – Guida alla nuova università (2001). Collabora con il “Corriere della Sera” dal 1986 e attualmente cura la rubrica settimanale “Spiccioli meneghini”, che colleziona suggestioni urbane tra storia e curiosità. Proprio da alcune di queste passeggiate, da flâneur del Terzo Millennio, nasce Milano è brutta, bruttissima, quasi romantica (Meravigli, 2011). Lasciata la scuola, ritorna subito al mondo dell’educazione con il pamphlet La verità, vi prego, sulla scuola (Montabone edizioni, 2018), contrappunti di un insegnante (im)perfetto.

Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.