Romanzo contemporaneo per Matteo Capelli, intitolato “I giorni sospesi”, edito WriteUp Books.
Sullo sfondo delle giornate di Timo e Luna c’è la piccola provincia italiana, tanto rassicurante quanto opprimente: tra il bisogno di creare solide basi per il futuro, il desiderio di fuggire da un presente scoraggiante, i problemi legati al lavoro e l’instabilità economica, i due finiscono per chiedersi se sia meglio difendere le piccole sicurezze del quotidiano o tentare la via del cambiamento con un salto nel vuoto. Per esempio un’esperienza all’estero, in mezzo alla natura, nella quale magari smarrirsi. Perché il viaggio può diventare un mezzo per ritrovare se stessi nelle difficoltà, uno strumento di conforto ed espiazione. Dopo la pandemia da Covid-19 e le limitazioni imposte dal lockdown, il sentimento di non poter più aspettare a realizzare i propri sogni esplode più forte di ogni paura, diventa sete di vita.
E così i due partono. Impareranno presto che, anche se persi nella solitudine di campi verdi soleggiati e silenziosi, non potranno evitare di fare i conti con i sensi di colpa né con la necessità di perdonarsi certi errori. Dov’è allora la quiete, se non si riesce mai a essere in pace con se stessi? Le ombre del passato incombono sempre.
Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!