
Fantascienza
Mondadori
23 luglio 2019
Cartaceo
708
“La Terra, distrutta durante un fallimentare esperimento noto come il Grande Errore.”
L’UMANITÀ NON VIVE più relegata sulla Terra: è il XXVIII secolo e gli esseri umani si sono espansi nell’intera galassia, distribuendosi in una nuova federazione che unisce tutti i mondi abitati, l’Egemonia dell’Uomo. Tutto ciò è frutto di un’esaltante azione esploratrice resa possibile dalla tecnologia dei teleporter che, sfruttando i portali e le singolarità, consente di muoversi in maniera istantanea; ma è anche l’esito estremo di una diaspora necessaria: l’uomo infatti ha conquistato pianeti remoti, ma ha perso la sua casa, la Terra, distrutta durante un fallimentare esperimento noto come il Grande Errore.
In questo scenario, sul pianeta Hyperion, stanno per aprirsi le Tombe del Tempo, misteriosi manufatti provenienti dal futuro nei quali il tempo scorre all’inverso e presso cui abita lo Shrike, mostruosa creatura non soggetta alle leggi fisiche. Verso quel luogo tremendo si stanno dirigendo sette pellegrini, sette personaggi in cerca di risposte. Lungo la strada, come succedeva nei tempi antichi, essi narrano delle storie, le loro storie. E forse proprio in quei racconti si cela la chiave della salvezza per l’universo.
Dan Simmons (Peoria, Illinois, 1948) è considerato uno dei massimi narratori americani di science fiction, fantasy e horror, vincitore dei premi Hugo, Nebula, Bram Stoker e Locus (per ben 11 volte). Tra le sue opere maggiori la saga dei Canti di Hyperion, i cicli di Ilium, Olympos, Vulcano, Drood, Alba di sangue.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.