Paolo Tomaselli dal 2002 è alla redazione sportiva del «Corriere della Sera» dove si occupa di calcio, dopo tanti anni sulle strade del ciclismo. Ha scritto Le leggende della Juventus (Diarkos, 2020). Nel 2011 ha vinto il premio Coni-Ussi under 35 per la sua attività giornalistica.
Per la collana “Vite inattese”, oggi vi presentiamo il suo libro, dedicato a “Giuliano Giuliani. Più solo di un portiere”, edito 66thand2nd.
Maggio 1989-aprile 1990: in dodici mesi il portiere Giuliano Giuliani alza la prima Coppa Uefa della storia del Napoli e celebra il secondo scudetto dell’èra Maradona. È l’apice di una carriera che lo ha portato a competere con Zenga e Tacconi per il ruolo di miglior numero uno italiano. Ma Giuliani è taciturno, malinconico. Tra i pali e fuori dal campo è essenziale, affidabile, spesso decisivo, eppure concede poco allo spettacolo, che negli Ottanta sta già diventando parte integrante del mondo del calcio. E proprio nel momento in cui la favola della sua carriera sembra aver cancellato i brutti ricordi di una vicenda famigliare drammatica, tutto va in frantumi: Giuliani diventa il primo (e finora unico) calciatore italiano sieropositivo. È possibile che il contagio sia avvenuto all’addio al celibato prima del matrimonio di Maradona, e di sicuro il portiere scende in campo malato per diverso tempo, con la maglia dell’Udinese.
Questo libro è un viaggio nel profondo della vita di «Giulio», una storia mai raccontata, che nasce dal ritrovamento di una lettera scritta nel novembre 1986 dall’autore a Giuliani, al “Portiere del Verona”, e arriva a gettare nuova luce sul perché Giuliani sia stato rimosso dal ricordo pubblico. Una storia viva, bruciante, ricca di voci, di emozioni, di interrogativi e anche di risposte.
Paolo Tomaselli
“Giuliano Giuliani
Più solo di un portiere”
Collana: Vite inattese
In libreria dal 4 novembre
per la casa editrice 66thand2nd

Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.